Ammassati sui bus. Ma la Regione nega: «Nessun allarme»

Pizzimenti esclude per ora provvedimenti eccezionali come il ricorso a pullman privati: «Abbiamo tutto sotto controllo»

TRIESTE Pullman turistici da affiancare a quelli delle aziende del Tpl e potenziare le corse negli orari di punta? Non in Friuli Venezia Giulia. Non per ora, almeno. Perché la situazione in regione è sotto controllo e non giustifica provvedimenti eccezionali. Parola dell’assessore ai Trasporti Graziano Pizzimenti. «Rimodulare gli orari del trasporto pubblico locale su quelli di scuole che aprano in momenti diversi ci porterebbe via settimane» afferma, ricordando che il primo mese di ritorno alle lezioni in presenza, «non aveva creato particolari criticità». Non a caso, aggiunge, i numeri della pandemia di ritorno «non dipendono da un contagio che possa avere origine su treni, corriere e autobus».

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Un autista con la mascherina a bordo di un mezzo dell’Apt


Per questo, l’assessore vede le misure dell’ultimo Dpcm governativo più come una complicazione che come un modo per contenere la diffusione del virus. «Il Tpl sotto esame? Sì. Ma a causa di un provvedimento, giusto o sbagliato che sia, calato dall’alto, mai discusso prima con i territori e che ci crea non poche difficoltà perché non applicabile in tempi brevi sul fronte dei trasporti - afferma Pizzimenti -. La sua attuazione, tra l’altro, non dipende da noi, ma da quello che vorranno fare le scuole. Pensare in ogni caso di spostare l’ingresso dei ragazzi delle superiori significa far saltare l’agenda programmata. Non penseranno mica che ci mettiamo due giorni?».



Una situazione di incertezza, dunque. Già oggi si cercherà di fare il punto con l’Ufficio scolastico regionale e le quattro aziende del Tpl del Fvg in un vertice in videoconferenza in cui Pizzimenti sarà affiancato dalla collega all’Istruzione Alessia Rosolen. «Cercheremo di capire che intenzioni e che obblighi ha il mondo della scuola», spiega l'assessore. Una soluzione in vista? «Se si deciderà, per esigenza sanitarie, un’entrata scaglionata in classe, potrebbero essere definiti due giri di Tpl alle 8 e alle 10 al mattino, con rientro alle 13 e alle 15. Ma è evidente che si dovrà decidere in maniera omogenea su tutto il territorio regionale, non sarà certamente possibile che ciascun istituto faccia scelte indipendenti dal resto del sistema».

Nei giorni scorsi, nell’ottica di ridurre gli assembramenti, in molti avevano suggerito l'utilizzo dei pullman turistici e degli autisti delle aziende private, tanto più ora che sono nuovamente state tagliate le gite scolastiche. Pizzimenti non si oppone in linea teorica: «Se non riuscissimo a garantire un riempimento dei mezzi sotto l’80%, è una strada da percorrere per le esigenze del trasporto extraurbano». Ma sostiene che quel tetto è stato sin qui rispettato: «Le società del Tpl mi hanno assicurato che stanno sotto quel limite. Conta molto il fattore emotivo: dall’esterno a volte vedi qualcosa che non esiste. Sugli autobus, con la mascherina, le mani igienizzate e l’opportuna aerazione, ci possono stare cinque persone in un metro quadrato. E, come ha reso noto il ministro De Micheli, l’incidenza del trasporto sulla diffusione del Covid è minimale: non si va oltre lo 0,1% tra aerei, navi, bus e, treni. Con le scuole che stavano per avviare l’orario definitivo, sarebbe perciò stato meglio continuare come si era fatto finora». —


 

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