Amianto, incentivi alla bonifica
«Abbiamo presentato due disegni di legge; nel primo sono previste norme e agevolazioni per aree artigianali dismesse con presenza di amianto, che per potere usufruire di aiuti per “ripartire” da parte di un “pool” Ministero dello sviluppo economico-Regioni-Comuni dovranno prima bonificare le strutture» specifica, coinvolta e convincente, Camilla Fabbri, senatrice del Pd chiamata a un mini-convegno sul tema alla Stazione Rogers dal collega di carica e partito Francesco Russo.
E la marchigiana presidente della Commissione nazionale d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro continua: «Non si può pretendere che il privato, che magari ha cessato la sua attività per una crisi economica, possa sopportare sempre gli oneri della bonifica»
«Il secondo disegno di legge - ha precisa la parlamentare - riguarda la questione morale, poiché oggi la politica deve recuperare anche così la disattenzione che le riservano i cittadini. Vogliamo che lo Stato paghi le spese processuali dei familiari delle vittime. Si tratta di famiglie già colpite da un lutto o addirittura da più di uno: dobbiamo loro anche tale attenzione». Frattanto, mentre ancora due Regioni non hanno completato il censimento dei luoghi e delle strutture contaminate, secondo disposizioni di legge risalenti al 1992 e che la Regione Fvg ha espletato nel ’95, buone notizie giungono sul fronte dei risarcimenti. Il 3 agosto scorso il presidente dell’Inail ha firmato il decreto che ha sbloccato gli appositi fondi per i conguagli dei risarcimenti 2014 e per gli anticipi. E nella Legge di stabilità sono previsti altri due emendamenti per estendere benefici ai familiari delle vittime.
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