Amianto a scuola, scatta il trasloco forzato degli alunni della “Frinta”

Trasloco e trasferimento alla scuola di Straccis avvenuti senza affanni. I genitori: «La bonifica si faccia presto». L’assessore De Sarno: «Contiamo di terminare i lavori entro febbraio»
Bumbaca Gorizia 10.09.2019 Scuola Frinta trasferita alla Pecorini © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 10.09.2019 Scuola Frinta trasferita alla Pecorini © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Era la prova del fuoco. Considerato il poco tempo a disposizione e la situazione di emergenza. Ma le cose, a quanto pare, sono filate via lisce. Ieri mattina, il trasloco forzato degli alunni e del personale scolastico della “Frinta” nell’edificio della “Pecorini” di Straccis si è svolto senza scossoni.

Amianto nella scuola, a Gorizia scatta il trasloco forzato della "Frinta"


Come concordato, bambini e genitori (circa la metà dei 110 interessati al trasferimento) si sono ritrovati poco prima delle 8 in corso Italia, al parco della Rimembranza. Pochi minuti dopo, l’arrivo di una corriera turistica dell’Apt. Gli alunni hanno vissuto quella che è indiscutibilmente una situazione di disagio come una gran bella novità. Pareva di essere in... gita. E poi, la curiosità di prendere possesso di una scuola “nuova”, diversa da quella di via Codelli, più moderna e con ampi spazi verdi.

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La scuola Frinta di Gorizia


I genitori? Come sempre accade in queste situazioni ci sono i falchi e ci sono le colombe. E allora c’è chi ha criticato la scelta della fermata in quel punto della città «dove non c’è nemmeno una tettoia e quando pioverà saranno dolori». E rimostranze si sono registrate anche per gli orari che costringeranno alcuni bambini «a certe levatacce» e altri «a rientri ben dopo le 14». Ma ci sono anche coloro che guardano al bicchiere mezzo pieno. «È stato rinvenuto amianto. Gli uffici comunali si sono messi all’opera per la rimozione e la bonifica del materiale e ha individuato una soluzione alternativa per il ritorno sui banchi in un’altra sede. Certo, qualche disagio va messo in conto ma non ci sono altermative». Qualcun altro sottolinea anche che il Comune, in ogni caso, non era obbligato a garantire un servizio gratuito di trasporto. «Quindi, c’è poco da lamentarsi». Punti di vista diversi. Falchi e colombe, appunto.

Ma tutti, anche i più “estremisti”, hanno rivolto un caldo invito all’amministrazione comunale: fare presto, non trasformare il cantiere della “Frinta” nell’ennesimo lavoro infinito. «Si è parlato di 4, 5 mesi per l’intervento di bonifica. L’importante è che le consegne siano rispettate perché sottoporre i bambini e le famiglie a questi disagi per un tempo superiore sarebbe deleterio», l’affermazione-fotocopia dei tanti genitori presenti sia al parco della Rimembranza sia davanti alla Pecorini, la nuova (e provvisoria) casa della Frinta.

«Mi pare che l’operazione-trasloco sia avvenuta in totale tranquillità», spiega l’assessore comunale all’Istruzione Ferdinando De Sarno che, ieri mattina, era presente alla partenza e all’arrivo della corriera. «Mi sono confrontato con il dirigente scolastico Petroni e mi ha detto che tutto si è svolto regolarmente. I lavori? Dovremmo riuscire a terminarli entro febbraio, facendo rientrare gli alunni in via Codelli a marzo. Speriamo bene». —


 

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