Ambientalisti: nella centrale di Fianona il “carbone insanguinato” della Colombia
L’associazione “Zelena Istra-Istria verde” sostiene di avere le prove secondo le quali la Croazia importerebbe “carbone insanguinato” dalla regione del Cesar in Colombia, il quale viene poi...
L’associazione “Zelena Istra-Istria verde” sostiene di avere le prove secondo le quali la Croazia importerebbe “carbone insanguinato” dalla regione del Cesar in Colombia, il quale viene poi utilizzato dalle centrali termoelettriche a Porto Fianona. Le informazioni sono scaturite da una ricerca condotta a fine luglio dalla “Zelena Istra-Istria verde” in Colombia, nei dipartimenti di Cesar e Magdalena, dove vivono le comunità legate alla Croazia dalla catena di fornitura del carbone insanguinato, il cui tragitto dalla Colombia all’Europa è segnato da violazioni dei diritti umani, violenza e interessi economici delle multinazionali del settore estrattivo. La ricerca è stata eseguita con il sostegno dell’organizzazione catalana Observatorio de la Deuda en la Globalizacion e l’associazione colombiana Tierra Digna. È il prosieguio del lavoro dell’associazione istriana nell’ambito del quale era stato scoperto che a Porto Fianona viene utilizzato il carbone estratto nella regione La Guajira, dove lo sfruttamento del carbone è la causa principale della mancanza di acqua potabile e di una grande povertà e crisi umanitaria, come pure dello sfollamento forzato degli abitanti nativi. Sempre secondo i dati raccolti dall’associazione istriana, la maggior parte del carbone importato dalla Croazia nel periodo tra il 2004 e il 2017 proviene proprio dalla regione di Cesar.
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Video