Amazon incorona Trieste tra le regine dei libri di viaggi
TRIESTE Può capitare, parola di chi scrive, di girare a tarda ora per le strade dell'Irlanda profonda e di incrociare in direzione opposta un'auto targata Trieste, che come un'epifania dell'imponderabile emerge dalla notte iperborea. Più viaggiatore che turista, la probabilità di incrociare un triestino non è mai troppo remota, si visitino i vicini Balcani o le terre più sperdute. La passione dei nostri concittadini per quella che, con un omaggio a uno dei suoi più illustri propugnatori, si definisce la “rumizada” è ora confermata anche dalla classifica annuale di Amazon sui libri venduti. Pur tenendo bene a mente che le vendite sulla Rete non rispecchiano in toto il mercato del libro, e che da noi le buone vecchie librerie analogiche continuano a campare, il sito internazionale più consultato per l'acquisto di libri conferma per il terzo anno consecutivo che Trieste è la seconda città italiana in cui si legge di più dopo Milano. E rivela che il genere letterario più acquistato dai triestini su Amazon sono proprio le guide e la letteratura di viaggio.
Non si tratta di un caso ed è un palese segnale rivelatore del carattere della città. Conforta vedere che il consumo di libri per abitante consolida la tradizione secondo cui Trieste sarebbe affezionata alle lettere. Peraltro si potrebbe osservare che il primo posto di Milano nella classifica è probabilmente influenzato dal fatto che nella città più "trendy" d'Italia va per la maggiore l'idea di comprare libri su internet, molto più che nell'anziana Trieste. Una classifica complessiva delle vendite (librerie e web) cambierebbe forse il quadro.
Il rapporto di Amazon è alla terza edizione ed è ormai noto: si basa sul numero di titoli in formato cartaceo e eBook acquistati dai lettori su Amazon.it durante l'ultimo anno su base pro capite, in città conpiù di 100 mila abitanti. Il podio del 2015 in realtà non ha rivelato delle sorprese: l'oro a Milano, l'argento a Trieste, il bronzo a Trento, come l'anno passato. Dalla quarta alla settima posizione arrivano Padova, Cagliari, Bologna e Firenze (quest'ultima scende di due posti rispetto al 2014). Fanalini di coda, Roma (che guadagna però una posizione), Bolzano e Bergamo.
Per quanto riguarda invece i titoli più apprezzati dal pubblico, vince “Il Grande Gatsby” che conquista le prime posizioni in ben 42 sulle 48 città incluse nella classifica: si tratta con tutta probabilità dell'onda lunga del successo sancito dalla trasposizione cinematografica (peraltro ben lontana dallo sfolgorio della versione letteraria, Leonardo DiCaprio permettendo). Al secondo posto troviamo invece “Il tempo della verità” di Glenn Cooper (terzo titolo a Torino e Firenze, quarto a Roma e Milano, ed è presente nella top 3 in 20 città). Il primo posto di Milano è confermato sia nella vendita di libri cartacei sia di quelli digitali da leggere sul Kindle.
Ma cosa si legge nelle altre città? Se nell'onnivora Milano si legge di tutto, a Roma l'interesse vira tutto sulla cucina. Mentre Torino si immerge nella fantascienza, a Firenze vincono i libri improntati all'auto aiuto.
Tornando alla nostra città, Amazon ne scrive così: «Trieste, anch’essa crocevia internazionale, appare al secondo posto nei generi legati ai viaggi, business, romanzi e cucina. Scende invece al settimo quando si tratta di saggi motivazionali». Piace molto anche la fantascienza: i triestini sono ai primi posti nella lettura di mondi futuribili ed immaginari. È uno di quei casi in cui la città rispecchia i suoi scrittori. Tra dotte peregrinazioni danubiane e soldati come cavalli che dormono in piedi, Trieste genera opere la cui chiave di volta è il viaggio. Basti pensare alla recente “Grande guerra a piedi” del giornalista e scrittore Nicolò Giraldi. In sostanza, siamo tutti un po' devoti al saggio consiglio di Kurt Vonnegut: «Siamo sulla Terra per andare in giro a cazzeggiare. Non date retta a chi dice altrimenti».
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