«Amava la vita e il suo bambino. Non si sarebbe mai suicidata»

La descrivono come una donna tenace, solare, buona. Ma in molti conoscevano anche il lato più buio della sua vita

L'atleta morta. Le ultime ore di Marianna Pepe in fuga dall'ex violento

LE TESTIMONIANZE La descrivono come una donna tenace, solare, buona. Ma in molti conoscevano anche il lato più buio della sua vita: la fatica, nonostante i successi sportivi, di portarsi sulle spalle un passato familiare di sofferenze. E un presente altrettanto duro: i rapporti difficili - a quanto è dato sapere talvolta addirittura violenti - con l’ex compagno, con cui la donna aveva avuto un bambino.

La morte della trentanovenne Marianna Pepe, ex campionessa di tiro a segno con la carabina, ha lasciato sgomenti gli amici, l’Esercito e il mondo dello sport. «Ho saputo in via indiretta che Marianna non stava bene - spiega uno degli ex ct azzurri, Gino Beonio Brocchieri - ma per lei non è stato nemmeno facile lasciare lo sport perché ci teneva molto ai suoi risultati. Era un talento fuori dal comune, determinata e con performance che ci stupivano sempre».

La scomparsa della donna, ora caporalmaggiore dell’Esercito, ha aperto a tutte le ipotesi sulle possibili cause. Anche quella di un suicidio. L’overdose di alcol e psicofarmaci in effetti poteva lasciar intendere anche questo. Ma chi conosceva bene la trentanovenne ha escluso ciò. «Suicidio? No - afferma un’amica di Marianna che vuole rimanere anonima -, non lo avrebbe mai fatto. Era in un periodo di grave difficoltà personale, ma amava comunque la vita. E amava moltissimo suo figlio. Non lo avrebbe mai lasciato solo. Era sempre con lui. Il problema è che non riusciva a staccarsi dal rapporto con l’ex fidanzato. Ci raccontava che lui non le dava pace. Avevamo l’impressione che Marianna avesse paura di stare con lui, per questo forse cercava ospitalità tra gli amici». Come in effetti sarebbe avvenuto il giorno prima della tragedia: da quanto risulta mercoledì pomeriggio Pepe ha chiesto a un amico, il quarantenne che poi l’ha accolta nella sua casa di Muggia, di non essere lasciata sola.

Marianna Pepe aveva fatto parte della Nazionale italiana di Tiro a Segno per diverse stagioni agli inizi del 2000; periodo che l’aveva vista protagonista anche nella Carabina 3 posizioni, con cui aveva vinto cinque titoli italiani. Nella Carabina ad aria compressa dai 50 metri, la sportiva aveva conquistato invece un ottavo posto ai campionati europei del 2005. Marianna aveva cominciato la sua carriera al poligono di Opicina ed era poi entrata nel Gruppo Sportivo dell'Esercito». —

G.S.

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