Altro schiaffo a Trieste Libera: il Consiglio di Stato boccia il ricorso di Giurastante
Il Consiglio di stato ha definitivamente respinto, dichiarandolo inammissibile, il ricorso per l’annullamento delle elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia svoltesi nel 2013, presentato da Roberto Giurastante, leader del movimento Trieste Libera. Il ricorso si basava sull’assunto che la provincia di Trieste non farebbe parte dello Stato italiano, ma del Territorio libero di Trieste sottoposto ad amministrazione fiduciaria facente capo all’Onu, così come stabilito dal Trattato di pace di Parigi del 1947, a suo dire mai modificato dai successivi accordi bilaterali. Il Tar del Friuli Venezia Giulia lo aveva dichiarato in parte inammissibile e in parte lo aveva rigettato, affermando la «pacifica sovranità italiana» su Trieste e sugli altri comuni della provincia, in virtù del memorandum di Londra del 5 ottobre 1954 e del trattato di Osimo del 10 novembre 1975. I giudici amministrativi di secondo grado hanno dichiarato inammissibile il ricorso per la «manifesta genericità» dei motivi di appello. In ogni caso il ricorso sulle regionali doveva essere dichiarato improcedibile, poichè non è stato impugnato l’atto di proclamazione del presidente della Regione e dei consiglieri regionali eletti lo scorso anno.
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