Altre tre navi sulla rotta fra Trieste e la Turchia
Una delle linee già attive più che raddoppiata con un operatore logistico supplementare: si concretizza così il forte ruolo strategico che Trieste continua a esercitare nei confronti della Turchia, Paese in decisa espansione economica e con potenziali ricadute “pesanti” per il nostro porto. Partirà domani dal Molo VI, gestito dalla triestina Emt (Europe multipurpose terminal), società del gruppo Parisi, la prima di tre nuove navi ro-ro (camion su traghetto) che collegheranno il nostro porto con Mersin nella Turchia meridionale. L'iniziativa è della Ekol Lojistik di Istanbul, uno dei più importanti carrier turchi, attiva in tutti i settori della logistica. Finora dal Molo VI le partenze erano bisettimanali: il mercoledì e la domenica, adesso invece se ne aggiungono altre tre con altrettante navi acquistate dalla Ekol Logistik e che salperanno lunedì, martedì e venerdì, il che porterà a cinque le partenze complessive. Si tratta anche di un’ulteriore alternativa al monopolio detenuto da Un Ro-Ro, il colosso turco dell'armamento rappresentato a Trieste dalla Samer shipping. La Ekol Lojistik ha investito al Molo VI anche grazie alla progressiva crescita dei collegamenti ferroviari che Emt ha saputo mettere in piedi con il Centro Europa. La nuova nave verrà infatti utilizzata per integrare il servizio già offerto con la Germania e non sarà aperta a clienti “esterni”.
«Compito di Emt, in qualità di concessionario del Molo VI, è quello di sviluppare il traffico – spiega Walter Buzzai, responsabile triestino di Parisi Group – e siccome le nostre banchine non sono occupate ogni giorno della settimana, metteremo a disposizione del nuovo servizio gli spazi necessari». Trova dunque consenso la scelta di Emt di puntare sul traffico intermodale con nuovi servizi ferroviari. A metà dello scorso anno la società aveva deciso di aumentare il piazzale scoperto di circa 5mila metri quadrati, sacrificando la costruzione di una palazzina prevista nel progetto originario di ristrutturazione, di potenziare i fasci di binari e di eseguire opere di manutenzione del magazzino 64, all'interno del quale verranno collocati gli uffici. «Abbiamo deciso di privilegiare l'intermodalità – aveva detto Francesco Parisi, alla guida dell'omonimo Gruppo – piuttosto che lo stoccaggio delle merci. Così facendo gli abbiamo potuto ridurre gli originari 20 milioni di investimento a 12,5. La spesa per il canone, però, sarà maggiore, perché gli accordi con l'Autorità portuale prevedevano un canone minimo sugli interventi ex novo compresi nel progetto». La nuova linea sarà rappresentata a Trieste dalla Fratelli Cosulich. “La società turca, guidata dall’amministratore delegato Ahmet Musul – ha dichiarato in questi giorni al portale di settore ShipToShore Augusto Cosulich, a capo della società omonima - ha registrato negli ultimi due anni una considerevole crescita dei volumi, che non poteva più esser supportata dalla capacità di stiva del vettore finora utilizzato». Ecco il perchè della scelta di implementare la linea. «La crescita di Ekol è stata resa possibile anche dagli ottimi servizi ferroviari di collegamento con l’Europa centrale che partono dal Molo VI e che sono stati recentemente potenziati», ha aggiunto il numero uno della società con sede a Genova ma con origini lussignano-triestine.
Riccardo Coretti
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