Altre casette dell’acqua a Trieste. Dopo Roiano, ecco Valmaura
TRIESTE Cresce il numero di casette dell’acqua in giro per la città. Dopo la recente installazione avvenuta a Roiano, in via dei Moreri, da oggi anche il rione di Valmaura sarà dotato di una di queste strutture per l’erogazione dell’acqua a costo minimale, in un percorso che nel breve tempo vedrà sorgere altri impianti in giro per la città. «Ultimata una prima fase sperimentale che ha visto l’installazione di tre erogatori fra Borgo San Sergio, Rozzol Melara e San Giovanni – spiega l’assessore Elisa Lodi – prosegue il previsto piano comunale relativo alla posa di ulteriori tre casette dell’acqua». La fornitura sarà della ditta ProAcqua Group srl di Rovereto (Tn) e vedrà, nelle prossime settimane, la realizzazione di una nuova casetta anche in via Locchi.
L’acqua sarà disponibile a un costo molto vantaggioso, di sei centesimi al litro. Fino al prossimo 25 novembre, però, sia nella casetta dell’acqua di via dei Moreri che nella sua gemella di via Valmaura 7, l’acqua verrà erogata in modo del tutto gratuito, microfiltrata, naturale o gasata, sempre gradevolmente fresca.
Trascorso questo periodo, l’acqua potrà essere prelevata acquistando una tessera negli esercizi commerciali adiacenti al mini-impianto. Con la stessa tessera i cittadini potranno prelevare l’acqua anche dalle oltre 200 fontane ProAcqua sparse sul territorio italiano.
Per trovarle basterà scaricare l’app “ProAcqua” su telefonini o tablet. «L’iniziativa vuole promuovere la qualità e la sicurezza dell’acqua pubblica – sottolinea Lodi – esaltandone le caratteristiche di qualità e sicurezza. Inoltre punta a ridurre il consumo e lo smaltimento delle bottiglie di plastica, consentendo anche di diminuire le emissioni inquinanti dovute al trasporto dell’acqua nelle bottiglie». Ogni mese, infatti, le singole casette gestite dalla ProAcqua City erogano una media di 30 mila litri d’acqua, che consentono così un risparmio di 800 chili di plastica, pari a 20 mila bottiglie di pet, evitando l’immissione in atmosfera di 250 chili di anidride carbonica per la produzione delle stesse e di ulteriori 750 chili per la loro movimentazione.—
Riproduzione riservata © Il Piccolo