Altra tegola sull’Antica Diga, 54 mila euro da pagare
Antica Diga, un’altra tegola. Decreti ingiuntivi per oltre 54mila euro sono stati notificati dall’ufficiale giudiziario alla D’Arcano Sviluppo Europa Srl, la società che gestisce l’Antica Diga. L’ordinanza immediata ed esecutiva è stata emessa dal giudice Daniele Venier su richiesta dell’avvocato Matteo Belli. Il legale tutela la Mediaperformance Srl, la società che aveva curato il marketing della Diga anche durante la nuova gestione da parte della Friulzeta. La richiesta di decreto ingiuntivo è stata accolta dal giudice dopo che Belli ha esibito una e-mail in cui Sergio D’Arcano aveva riconosciuto un debito di oltre 34mila euro. Il resto della somma (oltre 10mila euro) oggetto di controversia è riferito a un altro decreto ingiuntivo al quale D’Arcano si è opposto tramite i suoi legali. In particolare si tratta del denaro relativo alle retribuzioni e al Tfr di due dipendenti per il periodo ottobre-novembre 2011.
Ma a vantare crediti nei confronti della società e dell’associazione che gestiscono la struttura ci sono altri dipendenti e anche decine di fornitori. Una situazione sempre più difficile. Anche l’Autorità portuale attende da tempo il pagamento dei canoni di concessione. In proposito Franco Brumat, uno dei due soci della D’Arcano Sviluppo Europa, ha recentemente dichiarato: «I fornitori, se non c’è nulla da obiettare su quanto hanno richiesto, verranno pagati e i 97mila euro richiestici dall’Autorità portuale sono relativi ai canoni non pagati dalla vecchia gestione».
Tre le realtà che ruotano attorno allo stabilimento ci sono: l'associazione La Diga-L’Isola di Trieste, ex Sailing People, titolare di una concessione quarantennale rilasciata nel 2005 dall’Autorità portuale con un canone annuale di 15mila euro; la D’Arcano Sviluppo Europa Srl che gestisce la parte commerciale della Diga; e la Sergio D'Arcano Srl di Coseano, la società madre gestita direttamente da Sergio D'Arcano che si occupa di carpenteria ma alla quale sono state intestate delle fatture per servizi e attrezzature inerenti la Diga.
Un groviglio di cause legali ha costantemente minato l’attività che si svolge all’Antica Diga. Dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Sailing People, la creatura di Federico Stopani, ogni anno sulla vecchia diga ha veleggiato il rischio di una mancata riapertura. Eppure quello che è considerato uno stabilimento tra i più alla moda di Trieste nel 2011 nell’arco di due mesi aveva registrato ben 45.472 presenze. Ma ogni anno spuntano puntuali questioni economiche o legali. (c.b.)
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