Alto gradimento per la mensa (pasti +8,9%)

Nel 2018 ne sono stati erogati 535.368, funzionano le convenzioni con gli esercizi pubblici ma Ardiss ne cerca ancora uno



Sono in aumento gli studenti dell’ateneo triestino che per il proprio pasto ricorrono al servizio mensa e ai punti di ristoro convenzionati con Ardiss. I dati relativi alla ristorazione parlano, per il 2018, di 535.368 pasti erogati, a fronte dei 488.190 dell’anno precedente (+8,9%). La maggior parte dei pasti (377.027 nel 2018) è erogata nella mensa centrale, mentre gli esercizi convenzionati (Itis, Spiller, Rossopomodoro, Cattinara, Area di Ricerca) hanno distribuito complessivamente 158.341 pasti. E’ un segnale significativo di apprezzamento del servizio erogato, che però accentua la necessità di colmare alcune criticità del “sistema mense”, che i numeri in aumento non possono che inasprire.

Il primo riguarda la ristorazione convenzionata per le sedi universitarie site in centro città: da inizio aprile non è più in essere la convenzione con "Cio là - Emporio del gusto”, che serviva come punto mensa per la sede universitaria di via Filzi e il conservatorio Tartini. «Così gli studenti si riversano nei due punti convenzionati di Rosso Pomodoro e Spiller, dove però i tempi d’attesa sono aumentati considerevolmente», sottolinea Nicola Stampone, rappresentante degli studenti in Ardiss. «Stiamo cercando di trovare un operatore in questa zona, dove si stima un’erogazione di circa 11 mila pasti l’anno e non sono risultate offerte valide nell’ultimo bando chiuso ad aprile»,, spiega la direttrice dell’Ardiss Lidia Alessio Vernì, che evidenzia: «E’ stato fissato un incontro con i rappresentanti di categoria degli esercenti per illustrare questa opportunità e si confida di potere convenzionare al più presto degli esercizi per quest’area». Un altro problema che l’Ardiss sta affrontando è quello degli studenti e specializzandi di medicina che studiano e lavorano al Maggiore e non hanno abbastanza tempo per arrivare alla mensa convenzionata dell’Itis. «Stiamo avviando la gare e garantiamo che entro il prossimo settembre si potrà usufruire del servizio mensa all’interno dell’Ospedale Maggiore», dichiara la direttrice dell’Ardiss. Per quanto riguarda invece la mensa centrale del Campus di Piazzale Europa in quest’ultimo periodo si è lavorato molto sul tema della sostenibilità e Ardiss ha lanciato alcune iniziative per avvicinare gli studenti al servizio: un pasto gratis per le matricole e per i 30 e lode e la nuova tisaneria gratuita. All’interno della mensa saranno inaugurate delle postazioni iPad dove consultare quotidiani locali e periodici scientifici. «Stiamo inoltre verificando i tempi di attraversamento del servizio, perché negli orari di punta si creano file. Vogliamo fornire questi dati all’Università e invitarla a tenerne conto nella programmazione delle lezioni», dice Vernì. «Ma un ampliamento degli spazi, magari utilizzando anche il pianoterra dell’edificio dove ha sede la mensa, sarà necessario in vista del trasferimento degli studenti di Economia nel campus», sostiene Stampone, che sottolinea come anche il polo di Valmaura, proprio perché oggetto di un futuro trasferimento, sia ancora privo di mensa o punto ristoro nelle vicinanze. —



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