Altinier minacciato di morte: scuse e “processo” leghista

Il consigliere comunale di Gorizia davanti ai probiviri dopo l’autodefinizione di antisemita: «Provo vergogna e sono scosso». E pensa di denunciare i messaggi più gravi
Bumbaca Gorizia 03_12_2018 Consiglio Comunale intervento Peterin sul Primorski Dnevnik © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 03_12_2018 Consiglio Comunale intervento Peterin sul Primorski Dnevnik © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Aveva subito chiesto scusa in maniera privata alla comunità ebraica di Trieste scrivendo già domenica al rabbino capo Rav Eliahu Alexander Meloni e, dopo aver ricevuto il perdono dello stesso rabbino capo e del presidente della Comunità ebraica di Trieste (vedi lettera accanto), ora chiede scusa pubblicamente a tutti.

Quella che si sta per chiudere sarà una settimana che Stefano Altinier, consigliere comunale della Lega, difficilmente dimenticherà. In questi giorni ha provato in prima persona la brutalità dei social-network, di quanto una singola parola possa fare e della sua potenza, nel bene e nel male. L’aver scritto diversi anni fa sul suo profilo Facebook “Antisemita” alla voce “Orientamento religioso” lo ha portato a subire la gogna del web.

Bufera sul leghista Altinier a Gorizia: «Orientamento antisemita»


Bravata giovanile o meno, il suo caso è andato al di là del confronto politico dell’aula e della cronaca locale: è finito all’attenzione dei media nazionali, ma, soprattutto, è rimbalzato ovunque a causa degli stessi social-network. Risultato: per lui sono fioccate anche le minacce di morte. Per il momento Altinier non ha denunciato nessuno alla Polizia postale, ma si è riservato di valutare la situazione con il suo legale, almeno per quanto riguarda le minacce più gravi. Quelle di morte, appunto.

Per quanto riguarda le scuse, in una nota il consigliere comunale scrive: «È stata una scempiaggine commessa tanti anni fa e di cui provo un’immensa vergogna. Per questo porgo le mie più umili e profonde scuse a tutta la comunità ebraica, pregando affinché le accettino. Sono davvero molto scosso e costernato. Peraltro non dimentico certo il grande contributo dato a Gorizia dalla comunità ebraica a cui non si può non essere grati per aver dato alla nostra città personaggi come il filosofo scrittore e letterato Carlo Michelstadter, il linguista e glottologo Graziadio Isaia Ascoli, la scrittrice giornalista Carolina Luzzatto, il pittore Bolaffio è altri veri capisaldi della cultura goriziana».

«Come ho detto - prosegue Altinier - sono fortemente rammaricato ma anche molto provato per il clamore mediatico suscitato da questo episodio. Questo errore del passato, nonostante le scuse immediate, mi sta davvero travolgendo, ho ricevuto minacce di morte da sconosciuti. Voglio chiedere scusa anche al sindaco, alla maggioranza, al partito che rappresento in Comune per il danno di immagine, visto che all’epoca del fatto non ne facevo parte e non mi appassionava la politica».

Caso chiuso? Non ancora. Non del tutto. Almeno dal punto di vista politico rimane uno strascico interno. Perché se da un lato il segretario provinciale del Carroccio Fabio Verzegnassi, pur condannando il gesto, aveva voluto credere alla buona fede del consigliere comunale, in coda Altinier informa che la Lega, in ogni caso, «ha già avviato le pratiche di provvedimento disciplinare» nei suoi confronti. —




 

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