Altare troppo pesante: cede il pavimento della chiesa di Fossalon
GRADO La chiesa di San Marco Evangelista di Fossalon è chiusa e lo rimarrà quasi certamente ancora sino a prima di Pasqua. La pavimentazione al di sotto del pesante altare e di conseguenza tutto il presbiterio rischiavano di sprofondare a causa del cedimento del terreno sottostante.
A proposito del terreno è necessario ricordare che prima della bonifica della grande area dove sorge la chiesa, Fossalon era in precedenza una zona paludosa quindi particolarmente, almeno in parte, poco consistente.
Il cedimento che si è verificato in chiesa è pertanto del tutto comprensibile se si pensa tra l’altro che l’altare era particolarmente pesante in quanto realizzato in cemento poi abbellito con marmo. Peso incredibile, dunque, che ha con gli anni palesato il cedimento e costretto la parrocchia a prendere provvedimenti. I lavori sono iniziati da un po’di tempo e interessano, come detto, tutto il presbiterio.
L’intervento prevede una spesa complessiva di circa 120 mila euro. Una buona parte di questi (70 mila euro) fanno riferimento a una quota parte dell’8 per mille; 30 mila euro sono frutto di un contributo regionale mentre gli ulteriori 20 mila euro sono della parrocchia.
Il progetto dell’intervento è dell’ingegner Michele Marocco dello studio Techne di Grado mentre l’impresa che realizza questo intervento di manutenzione è la Società Cooperativa Consortile di San Giovanni al Natisone.
Fermo restando il fatto della pesantezza dell’altare, un anziano del luogo ricorda che proprio sotto quel punto dove si trova il presbiterio della parrocchia, un tempo passava un canale, quindi una zona più facilmente cedevole rispetto a dove, in quella zona della laguna, emergevano delle terre con fanghi anche piuttosto consistenti.
I lavori che si stanno in questo periodo effettuando interessano, dunque, il consolidamento generale, il rifacimento della pavimentazione e naturalmente la posa del nuovo altare.
Un altare che potrebbe essere simile al precedente ma realizzato con materiale decisamente meno pesante del blocco di cemento di quello precedente. Se non ci saranno intoppi la riapertura dell’edificio di culto dovrebbe, come detto, avvenire prima di Pasqua.
Nel frattempo, però, le funzioni religiose previste dalla parrocchia arcipretale di Santa Eufemia si svolgono regolarmente nella sala della stesso complesso della chiesa di San Marco di Fossalon.
Una sala già utilizzata dal precedente parroco, l’indimenticato don Edoardo Gasperini, durante i periodi freddi dell’anno perché scaldare questa prevedeva una spesa inferiore rispetto a quella di riscaldare tutta la chiesa. —
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