Alta marea inedita a Grado a fine gennaio: erosi 15 mila metri cubi di sabbia

Disagi limitati nella zona del Mandracchio, più danni invece fra la spiaggia principale e quelle vicine

Antonio Boemo
L’invasione delle onde sulla spiaggia di Grado
L’invasione delle onde sulla spiaggia di Grado

L’acqua alta era stata annunciata: già lunedì scorso i volontari della Protezione civile avevano esposto i consueti cartelli informativi nei punti più sensibili per allertare i cittadini. Per fortuna si è palesata, però, in forma abbastanza contenuta rispetto ad altre occasioni. Solo qualche centimetro d’acqua è infatti uscito dagli argini nelle zone più basse dell’Isola d’Oro. Come sempre, in particolare, in “pisso al porto”, ovvero all’imboccatura del porto-canale lungo riva Bersaglieri (nel punto più basso ieri mattina è stata registrata una decina di centimetri d’acqua), via Sant’Agata e parte di via Tasso. E poi pure in riva Brioni e un po’ anche in porto, soprattutto in riva Camperio.

Interdetto il marciapiedi

In ogni caso è stato interdetto, in via prudenziale, il passaggio lungo il marciapiedi che circonda tutto il Mandracchio. Sin dalle prime ore del mattino i volontari della Protezione civile, con l’assessore Pino Marchesan, che è anche uno dei responsabili degli stessi volontari del gruppo locale della Protezione civile, hanno monitorato la situazione, che fortunatamente, come si è detto, non ha destato particolare preoccupazione grazie al fatto che lo scirocco è stato un po’ meno forte del previsto, anche se, in ogni caso, alla fine le onde sono comunque arrivate sopra la passeggiata a mare.

L’acqua ha coperto tutta la spiaggia

Ciò significa che l’acqua alta e le sue onde sono arrivata comunque a coprire, in buona parte, anche la spiaggia principale, e pure altre vicine, erodendo parecchia sabbia. In giornata non è stato possibile quantificarne con precisione la portata, essendo l’arenile rimasto a lungo coperto dall’acqua, ma dalle primissime stime della Git la quantità di sabbia erosa si aggirerebbe tra i 10 mila e i 15 mila metri cubi. Materiale che, ovviamente, dovrà essere risistemato in vista della stagione.

Protezione civile impegnata

La Protezione civile è stata, come si diceva, impegnata preventivamente anche nella collocazione dei cartelli di allarme non appena arrivata l’allerta regionale. Uno dei moniti che viene evidenziato in queste occasioni è quello diretto agli automobilisti, e cioè di portare il salvo le proprie vetture in sosta. La salsedine del mare finirebbe per rovinarle. Così scatta, puntuale, la ricerca di alternative nei punti più rialzati, da Città Giardino alla Schiusa, dal terrapieno di via Milano alle zone più alte del centro storico come piazza Biagio Marin e parte di campo Patriarca Elia. Come sempre poi, in questi casi, i proprietari delle abitazioni che si trovano nelle zone più basse sistemano all’esterno degli edifici le tavole anti-allagamenti o le relative protezioni metalliche per cercare di evitare che l’acqua penetri all’interno dei locali.

Anomalia della marea a gennaio

L’acqua alta di fine gennaio può a ogni modo considerarsi un’anomalia per Grado. Ieri alcuni pescatori commentavano, infatti, il fenomeno, affermando di non ricordare di aver mai visto un’acqua così alta quasi a febbraio. Di solito il fenomeno si presenta a ottobre o novembre, al massimo a dicembre. La frequenza degli episodi è inoltre aumentata: da uno ogni cinque anni a due o tre all’anno. E ciò fa capire che qualcosa, nel clima, sta cambiando.

 

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