All’Itis arrivano i mini alloggi per coppie di anziani
All’Itis potranno trovare spazio e accoglienza anche coppie di anziani bisognosi di assistenza. Entro la prossima primavera, all’ultimo piano del complesso di via Pascoli, saranno realizzati, grazie...

Foto Lasorte Trieste 18/06/07 - Slocovich per Agenda
All’Itis potranno trovare spazio e accoglienza anche coppie di anziani bisognosi di assistenza. Entro la prossima primavera, all’ultimo piano del complesso di via Pascoli, saranno realizzati, grazie al contributo della Fondazione Alberto e Kathleen Casali, 8 mini appartamenti che potranno anche essere adattati alla presenza di coppie. L’annuncio di quella che è una grande novità per la storica struttura - nel 2018 si appresta a celebrare i 200 anni da quando il Comune donò, all’allora Unione di beneficenza, il primo edificio nel quale dare ricovero a «vecchi mendicanti e ragazzi senza casa» -, è stato fatto ieri da Fabio Bonetta, direttore dell’Itis: «Riscontriamo da qualche tempo nell’utenza una crescente attenzione ai particolari, a un livello sempre più elevato di servizi. Il futuro – ha aggiunto – sarà perciò la personalizzazione di questi ultimi. I mini appartamenti sono la risposta a tutto questo e avranno ingresso separato. Auspichiamo – ha insistito – che si proceda nel cambiare il concetto di casa di riposo, definendolo piuttosto un centro di servizi. L’Itis è un macrocosmo all’interno del quale convivono centinaia di persone – ha concluso – e con i mini appartamenti daremo risposte anche alle coppie che vogliono trascorrere assieme, assistiti da una struttura capace e organizzata, l’ultima parte della loro vita».
La nuova ala sarà intitolata alla Fondazione Casali. L’arredamento dei mini appartamenti sarà completato non appena espletata la gara. Attualmente l’Itis assicura la disponibilità di 411 posti letto, che potrebbero diventare 450 in base al recente regolamento regionale dedicato alle strutture di accoglienza per anziani. Francesco Slocovich, presidente della Fondazione Casali, dopo aver ricordato che «nel 2018 si celebrerà anche il cinquantennale dell’avvio dell’attività di assistenza della struttura fondata dall’ex direttore della Stock», ha sottolineato che «nel 2017, sono pervenute al Comitato di beneficenza della Fondazione ben 1748 domande, di cui la quasi totalità, cioè 1734, sono state accolte. Complessivamente abbiamo erogato 447mila euro di contributi, con i quali sono state pagate bollette, affitti e morosità gravi di persone in disagiate condizioni economiche».
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