Allianz trasferisce a Milano la sede legale: «Nessun impatto su lavoro e gettito fiscale»

TRIESTE. Allianz cambia indirizzo: la sede legale non sarà più domiciliata a Trieste in largo Ugo Irneri, fondatore del Lloyd Adriatico, ma sarà trasferita a Milano, in piazza Tre Torri dove svettano le altitudini di Citylife, nell’area dove anticamente si estendeva la Campionaria.
La notizia circolava già nella tarda mattinata di ieri, venerdì 8 novembre, ed è stata confermata dopo le 16 dal gruppo assicurativo in una nota di sei righe: la decisione è stata assunta ieri dal cda, la decorrenza parte dal 1° gennaio 2020, «non ci saranno né ricadute occupazionali, né impatti sul gettito fiscale». Tutto ciò «naturalmente - comunica la compagnia - in linea con il costante impegno di Allianz» per Trieste e la regione Fvg. L’assemblea straordinaria del 20 novembre apporterà la relativa modifica statutaria.
Allianz è un grande fattore di lavoro qualificato a Trieste, dove occupa circa 1.100 persone, cui se ne aggiungono oltre 200 impegnati negli appalti. Secondo informazioni ufficiose, il numero di addetti, che opera negli uffici immediatamente interessati alla notizia, si aggira attorno al centinaio: non pochi. È ben vero che la compagnia garantisce la tenuta occupazionale, anche perché un eventuale trasferimento non implica tecnicamente la perdita del posto...
La laconica nota non motiva il perché dell’improvvisa decisione presa dal consiglio di amministrazione. Negli ultimi anni il gruppo ha operato a Trieste soprattutto sul versante immobiliare, con la cessione di 400 appartamenti a Bnp Paribas, con la trasformazione del palazzo Ras di piazza della Repubblica in albergo (Hilton), con la ristrutturazione dello stabile di largo Irneri.
Comunque la Regione, sia con il presidente Massimiliano Fedriga che con una nota preparata dagli uffici finanziari, conferma che non vi saranno ripercussioni dal punto di vista fiscale. Perché, a decorrere dal 2018, a Trieste spetta una quota dei tributi erariali “maturata” (cioè prodotta) nel territorio regionale, mentre in precedenza tale quota riguardava quanto riscosso (dunque versato).
Fedriga, che non era stato preventivamente avvertito del trasloco milanese, ne ha discusso con il direttore generale di Allianz, Maurizio Devescovi, il quale ha rassicurato il governatore sul fatto che non vi sarà alcuna compressione occupazionale. Sulla vicenda Fedriga ha chiesto di incontrare il vertice del gruppo.
Infatti la preoccupazione, generata dalla notizia, è molta e trasversale. Patrizia Sushmel, segretario di Uilca sigla maggioritaria nella struttura triestina di Allianz, parla di «fulmine a ciel sereno» e di «massima attenzione sulla tutela dei posti di lavoro, perché sono in ballo profili occupazionali elevati che non vanno assolutamente persi».
Di «brutta notizia» scrive apertamente Debora Serracchiani, deputato “dem”, secondo cui si tratta di «un indubbio colpo al prestigio di Trieste e della regione intera». Il segretario provinciale del Pd, Laura Famulari, ironizza sul “momento magico” caro al sindaco Roberto Dipiazza e chiede una convocazione urgente del Consiglio comunale.
Dall’opposizione si fa sentire il pentastellato Cristian Sergo, che vuol sapere se la Regione era al corrente delle intenzioni di Allianz. Non solo: il meccanismo tributario basato sul “maturato” - chiede - vale anche in caso di sede legale trasferita?
Ma è inquieta anche la maggioranza. Fratelli d’Italia - preannuncia Claudio Giacomelli - interverrà al Senato con Luca Ciriani e a Montecitorio con Walter Rizzetto.
Allarme anche in Forza Italia, dove sono i civici consiglieri Michele Babuder e Alberto Polacco a sollecitare a loro volta un consiglio straordinario. Progetto Fvg infine spera in un ripensamento da parte del gruppo.
Riproduzione riservata © Il Piccolo