Allianz cede 400 appartamenti in città

Il pacchetto è stato venduto a Bnp Paribas sgr. Il valore supera i 50 milioni. Tra gli asset palazzo Pitteri in piazza Unità. Resta di proprietà il palazzo Ras di piazza della Repubblica. Il colosso assicurativo: "Nessun disimpegno dalla città, lo dimostrano i cospicui investimenti fatti per la sede di largo Irneri"
Palazzo Pitteri, in piazza Unità a Trieste (foto di Massimo Silvano)
Palazzo Pitteri, in piazza Unità a Trieste (foto di Massimo Silvano)

TRIESTE È una delle maggiori operazioni nella recente storia immobiliare triestina. Allianz, che in città ha rilevato gli ingenti patrimoni edilizi della Ras e del Lloyd Adriatico, ha venduto a Bnp Paribas sgr un consistente pacchetto di circa 1400 unità immobiliari per un valore complessivo stimato tra i 120 e i 130 milioni di euro. Le cessioni riguardano alcune città italiane, tra cui Trieste, Milano, Torino. Per quanto riguarda Trieste, si parla di oltre 400 appartamenti, senza contare i locali destinati a uffici, attività commerciali, box: le classiche fonti vicine al dossier quotano attorno ai 50 milioni di euro il valore degli asset ceduti da Allianz nella nostra città, il 40% di quei 120-130 milioni complessivi cui s’accennava in partenza.

Lungo e corposo l’elenco (consultabile anche nel grafico che trovate qui sotto) degli edifici interessati, di varia caratteristica e di differente valore, sparsi un po’ in tutte le zone della città: si parte da pezzi di assoluto pregio, come palazzo Pitteri in piazza Unità, poi nell’area centrale ci si sposta in via San Nicolò, in via Valdirivo, in via della Geppa. Per salire in via Cappello a San Vito, per arrampicarsi verso via Monte Grappa, verso Cologna e verso Opicina. Per ridiscendere a Barcola in Salita di Contovello e a San Giovanni in via Sanzio.

Palazzo Pitteri merita una menzione particolare: è la più antica presenza architettonica in piazza Unità, progettata da Ulderico Moro attorno al 1780 per il commerciante Domenico Plenario, poi passò nel 1834 a Leopoldo Pitteri. Al pianterreno una lunga tradizione di caffè: il Flora, il Nazionale, fino all’odierno Audace. Nel 1982 la ristrutturazione a cura degli architetti Celli e Tognon.

Un’operazione quella di Allianz, portata a termine a giugno, che si può leggere con due distinti criteri interpretativi: da un lato il primo gruppo assicurativo europeo intende ridefinire quantità e qualità del suo portafoglio; d’altro canto il mercato immobiliare italiano, dopo un lungo letargo, comincia a dar segni di vita e i protagonisti del settore ne assecondano il risveglio. Indirizzo strategico di Allianz, infatti, è quello di concentrare il proprio interesse su edifici di grandezza più importante, in termini dimensionale e valoriale. Da questa premessa discende la dismissione curata da Allianz Real Estate: con l’avvertenza, trapelata da Milano, che non si tratta assolutamente di un disimpegno da Trieste, dove, anzi, si procederà alla valorizzazione di altri asset immobiliari. Lo testimonia - insistono le fonti milanesi - quanto il gruppo sta facendo e quanto ha investito per la sede in largo Irneri.

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