All’ex Filodrammatico un complesso residenziale

Immobile acquistato dalla Cierre srl, detenuta da Cividin e Riccesi. La nuova proprietà: cantiere in progettazione negozi
Di Laura Tonero
Silvano Trieste 03/11/2012 Le porzioni del tetto del Filodrammatico cedute
Silvano Trieste 03/11/2012 Le porzioni del tetto del Filodrammatico cedute

È la Cierre srl la nuova proprietaria dell'ex cinema teatro Filodrammatico. Una società – capitale sociale 10 mila euro - detenuta al cinquanta per cento della Cividin Costruzioni e per l'altra metà delle quote dalla Riccesi Spa.

Lo stabile in via degli Artisti nel 1935 divenne di proprietà dell'Inps. L'istituto nazionale di previdenza nel 2009, attraverso il Consorzio G1, lo mise all'asta. Ad aggiudicarselo in quell’occasione, per due milioni 710 mila euro, fu l'impresa di costruzioni Comelli. «C'è poi stato un vizio di forma - spiega Giulio Comelli, uno dei titolari – delle irregolarità a livello catastale e tavolare ci hanno convinto a rinunciare a quell'acquisizione. Erano venute meno certe condizioni».

Due anni dopo l'Inps ha rimesso all'asta quell'enorme edificio che si spinge fino in via Donota. Ad aggiudicarselo è stata proprio la Cierre che, dai registri dell'ufficio tavolare, risulta proprietaria di quell'immobile dal 27 settembre 2011.

La conferma infatti arriva dallo stesso Donato Riccesi, vicepresidente del consiglio di amministrazione della società: «Abbiamo rilevato noi quell'edificio e ora i lavori sono in fase di progettazione», spiega. Ma quali intenzioni hanno su quella struttura Donatello Cividin, presidente del consiglio di amministrazione, e Riccesi? «Realizzeremo sicuramente un complesso residenziale - spiega Riccesi – parcheggi o fori commerciali sono ancora in fase di valutazione progettuale: vedremo».

Un'ampia zona verde è incastonata all'interno del complesso. Siamo in pieno centro città, ma discosti da corso Italia: non c’è alcun rumore. Traffiso scarso, tutti i servizi a pochi metri: il sogno di molti triestini. L'inizio dei lavori però sembra ancor lontano. Intanto l'immobile perde pezzi, mese dopo mese, anno dopo anno. Il tetto non esiste più. Due incendi e un recente crollo lo hanno devastato. All'interno: macerie.

Il Filodrammatico ha accompagnato un pezzo di storia importante di Trieste, ha svezzato all'arte del teatro, della commedia, delle battute in dialetto intere generazioni. Quel palco ha ospitato grandi nomi dello spettacolo: De Rosè, Menotti e, nel 1876, persino Eleonora Duse. Lì andò in scena quella che fu l'ultima compagnia di varietà della città: la Triestina. Ma per la maggior parte dei triestini, il Filodrammatico è il luogo dei ricordi legati ad Angelo Cecchelin.

Il progetto per lo stabile in via degli Artisti, che all'inizio prevedeva solo una sala da ballo, negli anni successivi subì diverse modifiche e da locale per le danze passò a fungere da teatrino.

L'inaugurazione ufficiale avvenne il 22 giugno del 1829. Anni dopo prese il nome di Teatro Costituzionale, ma dopo i motti patriottici del 1848 tornò a chiamarsi Filodrammatico per poi mutare nuovamente in Teatro Modena e, successivamente, in Cinema al Corso.

La prima rappresentazione cinematografica triestina si tenne proprio al Filodrammatico. Era il 16 maggio del 1906. Negli ultimi anni, invece, su quegli schermi venivano proiettati film “vietati ai minori”.

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