Allerta caldo a Trieste, i consigli del medico: «Idratarsi e attenzione agli sbalzi termici»

Ecco gli accorgimenti utili per far fronte alle temperature del periodo: «Al mare? Sì ma si eviti di stare al sole nelle ore centrali della giornata»

Andrea Pierini
Lorenzo Cociani
Lorenzo Cociani

TRIESTE «Idratazione, evitare sbalzi termici e prestare attenzione alle persone anziane». I consigli dei medici di medicina generale sono sempre gli stessi da diversi anni come conferma Lorenzo Cociani.

Dottore, quali sono le raccomandazioni più importanti con questo caldo record?

Quelle di sempre: idratarsi bene, fare attenzione all’alimentazione introducendo un’adeguata quantità di frutta e verdura, occhio agli sbalzi termici tra il caldo dell’esterno e ambienti troppo climatizzati. Qualche attenzione in più la deve avere chi in questi giorni si trova a dover lavorare a lungo in luoghi particolarmente caldi e, come sempre, le persone anziane o con patologie.

Chiedere a un triestino o un muggesano di non andare al mare è pressoché impossibile ma come si può cercare di farlo in maniera responsabile?

Non solo è impossibile, credo non sia nemmeno giusto. Stare all’aperto, godersi il mare, magari in compagnia della famiglia o degli amici fa bene al morale e, di conseguenza, anche alla salute. Può essere sufficiente usare un po’ di buon senso, evitare di esporsi troppo a lungo al sole, proteggersi, evitare le ore centrali della giornata, in particolare per le persone più a rischio. Un solo piccolo appello, evitate gli assembramenti e mantenete le distanze, il Covid non è ancora sparito, anche se lo vorremmo tutti. Un po’ di pazienza ancora per quest’anno.

Per chi invece non è autosufficiente o non esce molto di casa?

Le persone più fragili vanno seguite con ancora più attenzione del solito da parte di famigliari e caregiver. Per tutti i cittadini poi, come sempre, il punto di riferimento rimane il medico di famiglia. I pazienti già in carico ai servizi distrettuali, inoltre, hanno usualmente l’ottimo supporto degli infermieri domiciliari.

Quali sono gli elementi che devono eventualmente essere tenuti in considerazione per capire se sta arrivando un malore?

Senza creare esagerati allarmismi direi che, negli anziani e nei pazienti con patologie croniche, sia sufficiente un più frequente monitoraggio dei parametri. In caso di sintomi, anche modesti o aspecifici, o di una alterazione dei parametri stessi, un contatto con il medico di famiglia è opportuno. Qualche volta, con il gran caldo, può esser necessario ricalibrare un po’ le terapie farmacologiche».

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