Alleanza fra Forza Italia e Progetto Fvg a Gorizia per tenere testa a Lega e Fratelli d’Italia

Il patto prende piede nell’Isontino e vuole unire i moderati: oltre a forzisti e “biniani” c’è spazio per l’Udc. Occhi puntati sulle elezioni. Il polo centrista ora è pronto a prenotare il bis per i sindaci Ziberna e Felcaro
Bumbaca Gorizia 20_07_2020 Progetto FVG © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20_07_2020 Progetto FVG © Foto Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Parte (o riparte) da Gorizia e dall’Isontino il nuovo polo moderato, una terza realtà forte nella galassia del centrodestra che si affianca a Lega e Fratelli d’Italia. In attesa di possibili conseguenze concrete anche in chiave elettorale, è questo l’effetto più immediato del “Patto per l’Isontino”, l’intesa tra Forza Italia e Progetto Fvg per una Regione speciale sancita ieri sulla terrazza affacciata sul Collio dell’agriturismo Klanjscek di Oslavia.

Un’intesa già pronta ad allargarsi alle altre forze centriste, Udc in primis, come confermato dalle presenze in sala dei vari Leonardo Zappalà, Roberto Sartori e Luca Cagliari. C’erano comunque tutti i volti di primo piano dei partiti coinvolti, dai due coordinatori regionali, l’onorevole Sandra Savino per Forza Italia e l’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo Sergio Bini per Progetto Fvg, ma anche il coordinatore provinciale forzista (e capogruppo in Consiglio regionale) Giuseppe Nicoli, il coordinatore provinciale di “Progetto” Maurizio Tripani, e per lo stesso movimento anche il vice coordinatore regionale Maurizio Del Bello e il presidente e capogruppo in Regione Mauro Di Bert. Tra i tanti per Forza Italia, con il deputato Guido Germano Pettarin seduto in prima fila, al tavolo dei relatori c’era anche il sindaco di Gorizia, quel Rodolfo Ziberna che a questo punto, chissà, tra due anni dovrebbe candidarsi per il suo secondo mandato, sostenuto magari da una nuova lista comune nata dall’intesa presentata ad Oslavia. Oggi questi discorsi sono comunque prematuri, tanto che il diretto interessato a precisa domanda ha piazzato il dribbling con il sorriso sulle labbra («Sicura la mia ricandidatura? Vediamo, fare il sindaco è impegnativo», ha scherzato), e riguardo un’eventuale fusione di liste e partiti in un’unica realtà Nicoli non si è sbottonato precisando che «quest’iniziativa ha come traguardo anche le prossime scadenze elettorali, e per prime in ordine di tempo ad esempio Villesse nell’Isontino, ma anche quelle importantissime in regione a Pordenone e Trieste», ma anche che «faremo tutti i ragionamenti del caso su come portare avanti sul territorio questi progetti comuni, e valuteremo il da farsi in ogni realtà in base alle sue specifiche caratteristiche ed esigenze».

Il percorso è comunque appena iniziato, e tanto i rapporti di forza all’interno della nuova “squadra” quanto quelli più ampi in seno al centrodestra potranno essere modellati, smussati e indirizzati solo dal tempo ed evidentemente dalle prime risposte delle urne. Intanto in una sala gremita di volti noti – tra i quali anche il sindaco di Cormons Roberto Felcaro, appena approdato a Progetto Fvg assieme ai suoi assessori Falato, Drius e Russiani, oltre al vicesindaco di Medea Berlasso – si è parlato di un progetto ambizioso «naturale evoluzione» dell’accordo nato già a gennaio in Consiglio regionale, e di un patto che parte dall’Isontino ma prima della pausa estiva verrà ufficializzato anche a Pordenone, Udine e Trieste, per declinare a livello locale una sinergia che guarda a tutti coloro che nel centrodestra non sono vicini a Lega o Fratelli d’Italia. Alleati con i quali però forzisti e Progetto Fvg “biniani” non vogliono confliggere. «Il nostro obiettivo è far decollare il terzo polo del centrodestra, sfondando al centro e coinvolgendo l’elettorato moderato – ha precisato Maurizio Tripani –. Non vogliamo portare via voti a Lega o Fratelli d’Italia, ma intercettare ad esempio chi non vota più, e sono molti. Detto questo, non dovremo disperdere ciò che Forza Italia o Progetto Fvg hanno costruito individualmente, ma unire competenze e idee, per salvaguardare e valorizzare il territorio isontino che, non dimentichiamolo, è il motivo della specialità della nostra regione». «Abbiamo costruito un polo moderato che andrà allargato, con l’obiettivo di far vincere tutta la squadra, ovvero la coalizione di centrodestra – ha spiegato a chiare lettere l’assessore Sergio Bini, indicando la strada della nuova alleanza –. Venendo ad esempio a Gorizia, non imporremo nomi o strategie, ma chiederemo solo di avvicinare persone serie: meglio perdere che essere rappresentati da impresentabili». Il deputato Sandra Savino invece, parlando di un «processo di consolidamento dei nostri rapporti» e sottolineando che «l’unione fa la forza», non ha risparmiato una stilettata allo storico avversario, ricordando che «noi non abbiamo mai guardato ai nostri interessi di bottega, a differenza del Pd». Se il sindaco Ziberna ha parlato di «una condivisione di idee già chiara da tempo», non dimenticando che chi aveva preso una strada differente «ora è fuori da Progetto Fvg», per Maurizio Del Bello la sfida sarà quella di tutelare una realtà importante come la provincia di Gorizia, mentre il presidente Di Bert ha indicato in «rispetto e lealtà» i valori del nuovo patto. «Noi ci misureremo con il voto – ha detto –, non servono le parole ma serve spendersi tra la gente e per la gente, sfatando il mito che vuole la politica come una cosa sporca». —

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