Alleanza anti guardrail dopo gli schianti fatali

Il consigliere Slokar: «Servono sistemi e barriere sicuri». E chiede la collaborazione della Federazione motociclisti

TRIESTE Sostituire gli attuali guardrail con sistemi di sicurezza passiva più sicuri per gli utenti della strada. Ricorrere a vernici per la segnaletica orizzontale meno scivolose per chi viaggia sulle due ruote. Stringere un’alleanza con le associazioni di motociclisti per mappare i punti più pericolosi della viabilità regionale, al fine di programmare gli interventi di miglioria. Sono questi gli impegni annunciati ieri in conferenza stampa dal consigliere regionale leghista Danilo Slokar, che per l’occasione ha depositato una mozione per impegnare la giunta Fedriga a prevedere guardrail con doppia barriera e terminali interrati, dopo gli incidenti mortali verificatisi negli ultimi anni a Trieste, che secondo Slokar avrebbero potuto avere esito diverso in presenza di altri sistemi di sicurezza.

L’esponente del Carroccio ha spiegato il suo progetto alla presenza dei rappresentanti della Federazione motociclisti, sottolineando che le misure in questione costerebbero «meno di un milione e ci garantirebbero di entrare finalmente nel gruppo dei Paesi civili». Slokar ha ricordato i 3.455 incidenti del 2016 e la conseguente morte di 67 persone, richiamando poi gli episodi di Fernetti e Trebiciano, in cui hanno perso la vita due giovanissimi. Da qui l’appello ad ammodernare le infrastrutture di sicurezza nei punti più pericolosi.

«Voglio usare il mio ruolo politico per dare risposte, davanti alla disattenzione o all’ignavia delle amministrazioni», ha detto Slokar, secondo cui «non è possibile che ci siano ancora guardrail fatti in modo tale da tagliare a pezzi i motociclisti che scivolano in curva o da entrare come lame negli abitacoli delle automobili. Spesso la vera causa di morte sono i guardrail e non l’uscita dalla carreggiata». Per il consigliere basta guardare alla vicina Slovenia, dove le barriere partono obliquamente da terra: «Guardrail di nuova generazione costano un po’ di più, ma risparmiano i costi sociali altissimi di un incidente».

La conferenza è servita a lanciare un’alleanza con la Fm: «Io mi impegno a metterci la faccia – ha continuato Slokar – ma voi dovete aiutarmi a segnalare all’assessore competente le cose che non vanno. Diamoci qualche anno: i soldi non ci saranno tutti subito e serve allora un piano per le migliorie». Il punto di riferimento tecnico sarà Manlio Giona, ex consigliere comunale da sempre vicino al mondo delle motociclette. Per Giona, «serve un censimento da fare nei prossimi anni: non occorrono misure eccezionali ovunque ma vanno risolte le criticità di tutti i punti problematici». —


 

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