All’asta online i “capricci” di Carlevarijs
TRIESTE. “Capricci” che ritornano sei anni dopo per la prima asta in diretta senza pubblico in sala dei 30 anni di vita della casa d'aste Stadion. Il 19 giugno tornano all’incanto una coppia di dipinti del pittore udinese Luca Carlevarijs padre del vedutismo italiano e maestro del Canaletto. Un’autentica rarità per la prima osta esclusivamente online dettata dalle nuove esigenze sanitarie dell’emergenza del coronavirus. Grazie al nuovo sito tutta la clientela e tutti gli appassionati potranno seguire la diretta dell'asta stando davanti al computer. Si partirà con il primo lotto alle ore 17 del 19 giugno con un susseguirsi di 200 oggetti tra quadri, gioielli, mobili, argenti e sculture.
Alle classiche partecipazioni telefoniche (prenotando una telefonata si verrà richiamati al momento in cui il lotto richiesto verrà battuto) e offerte scritte (prima dell'asta si potranno lasciare delle offerte sui lotti desiderati) per la prima volta iscrivendosi per tempo sul sito della Stadion si potrà partecipare all'asta in diretta facendo le offerte dal proprio computer.
«Le due opere di Carlevarijs già presentate dalla Stadion nel 2014 ad un prezzo di 220 mila euro - racconta Furio Princivalli, direttore della Stadion - erano state sottoposte all'ultimo ad una notifica della soprintendenza che ne bloccò la vendita all’estero, oggi vengono ripresentate ad un prezzo notevolmente ribassato 170 mila euro per volontà dello stesso proprietario che ne auspica la vendita a qualche ente o fondazione che possa esporli al pubblico». Si tratta dei capricci "Porto di mare con arco trionfale" e" Rovine con ponte e fontana Pendant (uno dei dipinti è siglato e datato). I due dipinti di capriccio commissionati da Giacomo Recanati nel 1712 facevano parte della collezione Giustinian di Venezia.
Ma non ci saranno solo i due capricci di Carlevarijs ad attirare l’attenzione dei collezionisti. Per la pittura antica, una serie di opere importanti tra le quali vanno segnalate un grande dipinto di scuola emiliana con "Cristo e San Pietro" e un ritratto della Dogaressa Elisabetta Morosin attribuita al Tintoretto (11 mila euro la base d’asta). Tra i ritratti il più interessante sarà quello di " Fabio di Maniago" (3 mila euro). Una grande opera ottocentesca del pittore Polli che ritrae la "Famiglia Catolla"(7 mila euro) una famiglia della borghesia di Trieste vissuta negli anni del dominio asburgico, e di sentimenti di italianità che hanno alimentato l'irredentismo.
«Un dipinto che bene si potrebbe collocare nel museo Revoltella» suggerisce Princivalli. Per quanto concerne la pittura moderna l'opera più luminosa sarà "I cavallini" di Music del 1951 (22 mila euro) con le etichette della galleria Torbandena di Trieste e della galleria Gissi di Torino. Due grandi opere storiche di Zigaina, Scanavino, Crippa, Spacal, un "giovane gatto" del raro pittore Saksida completano la raccolta dei pittori moderni. Tra i pittori triestini si segnala un Righi ("Chiacchiere a Porta Portese") ritrovato addirittura a New York.
Tra le sculture oltre ad un marmo di Asco , molto interessante è "La danzatrice" di Mascherini pubblicata sul catalogo generale dell'artista (2 mila euro). In asta anche un pianoforte a muro Steinway dell'inizio del '900 (2 mila euro). Non ci sarà la sala aperta al pubblico durante l'asta ma si potranno ammirare i lotti fino al 18 giugno dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 in riva Gulli 10/a.
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