All’asta nove cavalli dell’isola della Cona
STARANZANO. Il Comune di Staranzano, capofila dell’Ente gestore della Riserva Foce Isonzo (assieme a San Canzian, Fiumicello e Grado), mette in vendita a privati nove cavalli Camargue dell’isola della Cona. Si tratta di cinque maschi, Tiglio (nato nel 2007), U1 (2008), Vento (2009) Auro e Astro (2010), e quattro femmine, Upupa (2008), Bora e Brina (2011), Ciliegia (2012).
Lo “sfoltimento” del numero dei cavalli che oggi conta quasi trenta esemplari, è stato coordinato dalla cooperativa Rogos in collaborazione con la Sbic (Stazione biologica della Cona) in primis per una gestione più razionale del “sistema pascolo” e per un equilibrio nel programma della biodiversità dell’area protetta, oggi messo in difficoltà da un eccessivo pascolamento degli animali che potrebbero mettere in forse il rigoglio della vegetazione.
Per la vendita dei Camargue che sono un bene dello Stato (e non sono macellabili) è stata indetta un’asta pubblica con offerte a buste chiuse (si può acquistare anche più di un cavallo), in vigore dal 15° giorno di esposizione all’albo della delibera, cioè dopo il 25 aprile. L’asta si svolgerà in base al “Regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato” per mezzo di offerta segreta da confrontarsi con il prezzo massimo o minimo indicato (che potrebbe essere un migliaio di euro).
«Non vendiamo per far cassa – sostiene l’assessore all’Ambiente, Matteo Negrari –. La decisione è stata presa in accordo con la cooperativa Rogos che gestisce materialmente la Riserva assieme alla Sbic, dopo un’attenta valutazione sullo stato di salute dei cavalli ora presenti in più recinti». E aggiunge: «Tutto il ricavato della vendita – spiega ancora Negrari – verrà investito per favorire una gestione più equilibrata degli animali, poiché attualmente sono aumentate le difficoltà. Occorre tener presente che i Camargue sono addomesticati e addestrati per essere cavalcati. Si trovano molto bene sia con gli adulti che con i bambini. Già di recente ci sono stati alcuni interessamenti per l’acquisto, anche perché nelle condizioni in cui si trovano hanno un discreto valore di mercato. Vedremo le offerte che arriveranno».
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