All’asta alla Stadion il “Verdi” di Balestrieri

“Giuseppe Verdi con la visione dell’opera Otello”. L’opera di Lionello Balestrieri, che sarà in asta alla Stadion, è parente stretta del “Beethoven” presente al museo Revoltella, dipinto che vinse la medaglia d’oro all’Esposizione universale di Parigi del 1900. La tela (2 mila euro la base d’asta) farebbe la sua bella figura al Teatro lirico Giuseppe Verdi.
Dipinti, mobili, vetri di Murano, lampade vintage, tappeti, gioielli, argenti, icone e una serie di ceramiche. La stagione 2018 della Stadion riparte domani e venerdì 2 marzo, una doppia giornata, quattro le tornate in programma, più di 700 lotti in vendita di cui 170 ad offerta libera. Si segnala una serie unica di ceramiche Lenci tra cui una splendida Liu-Tu disegno di H. Konig Scavini. Per i vetri di Murano segnaliamo il lotto firmato Venini su disegno di Carlo Scarpa, la lampada da tavolo bicolore sempre di Venini e un vaso in vetro trasparente Wiener Werkstatte. Tra i mobili i pezzi più pregiati sono un tavolo e tre sedie in legno ebanizzato con ricchi intarsi in marmo e pietre dure dell’opificio di Firenze II metà del XIX secolo un trumeau Maria Theresa in legno a doppio corpo con intarsi in legni vari a filettature e motivi floreali e un servo muto disegno Hoffmann composto da 4 tavolini firmato J&J Kohn con etichetta originale.
Due i manifesti interessanti, uno di Marcello Dudovich celebra la città di Padova e l’altro il centenario dei vigili del fuoco. Avvincente un grande pannello orientale composto da varie stoffe raffigurante un guerriero giapponese che combatte un dragone. Tra i dipinti 4 tele di Marion Wulz tra cui un’opera doppia con un autoritratto della pittrice da un lato e “Via Dante di sera”. Una tecnica mista di Paolo Caccia Dominioni intitolata “Tra i due l’equilibrio del mio cuore”. Ci sono due opere rare di Teodoro Wolf Ferrari pittore protagonista attualmente di una grande mostra a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (Treviso). Due eleganti ritratti di Francesco Beda degli acquerelli di Dequel, una serie di disegni di Sbisà e un album di schizzi di Barison arricchiscono la collezione dei dipinti in vendita.
Ultimo, ma non ultimo, un piccolo bronzo di un guerriero con l’alabarda in mano firmato Gustavo Mayer, lo stesso artista che ha realizzato le statue per il faro della Vittoria. Le opere si possono ammirare ancora oggi (10-13) nella sede della Stadion di Riva Tommaso Gulli 10. (fa.do.)
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