Allarme terrorismo? Si va in ferie in Istria

POLA. Se la scorsa stagione turistica ha fatto segnare in Croazia numeri da record con 11,5 milioni di turisti (+8% rispetto al 2014) e 66 milioni di pernottamenti, per un introito complessivo che supera gli 8 miliardi di euro, con 40mila posti di lavoro assicurati, quest’anno le previsioni parlano di un ulteriore incremento. Anzi, di un vero e proprio pienone praticamente già sancito dalle prenotazioni giunte ai vari tour operator e agenzie agli inizi di giugno. E sarà ancora record.
La “causa” di questa ulteriore crescita della domanda turistica per la Croazia va ricercata, secondo gli esperti, nell’allarme terrorismo che sta spaventando l’Europa e il mondo. Così, quest’anno, c’è stato un crollo di prenotazioni per mete tradizionali come la Tunisia, la Turchia e l’Egitto, a tutto vantaggio delle spiagge della costa dalmata, delle isole del Quarnero ma soprattutto dell’Istria che sarà letteralmente “invasa” soprattutto dai turisti sloveni. Sul portale di prenotazioni on line booking.com, come scrive il lubianese Dnevnik, ieri era già stato venduto il 93% dei posti disponibili in Istria. L’agenzia turistica slovena Relax stima che quest’anno saranno 100mila gli sloveni che attraverso i suoi servizi raggiungeranno le coste croate. «La corsa alla prenotazione è frenetica - spiega il responsabile dell’agenzia Relax, Jože Režonja - alcune location sono già stracolme di prenotazioni e credo che entro il 20 di luglio esauriremo il nostro budget». Grande richiesta anche per i campeggi, soprattutto in Istria, come spiega Klemen Hren del portale internet autokampi.si, mentre il campeggio sull’isola di Veglia era praticamente esaurito già alla fine della scorsa settimana.
Va detto che in Istria e Quarnero gli operatori hanno investito molto per elevare la qualità dei servizi offerti e la loro scelta sembra ripagarli alla grande. E, come al solito, pronto è scattato l’aumento dei prezzi. Soprattutto in Istria dove i pedaggi autostradali sono cresciuti del 10%, sono aumentati i prezzi dei traghetti e anche le tariffe dei campeggi. Il gestore della Ipsilon istriana, Bina Istra, spiega che il rialzo dei pedaggi è legato proprio all’aumento della viabilità nel periodo turistico, il che comporta un maggiore impegno per garantire la sicurezza e il perfetto stato del tracciato autostradale. Resta invece immutato il pedaggio per il ponte di Veglia, 35 kune, ossia circa 4,6 euro.
Aumenti anche negli alberghi. Questi si aggirano però nell’ordine dell’1% dovuto, secondo gli operatori turistici, al tasso d’inflazione. Quanto aumenteranno il caffè, la pallina del gelato e del cibo? «Dipenderà dalla domanda - risponde ancora il responsabile di Relax - comunque state certi che il gelato più caro lo pagherete a Lesina e a Ragusa (Dubrovnik).
Per quanto riguarda i campeggi l’aumento maggiore (più 100 euro) lo subiranno coloro i quali sono soliti affittare una parcella di terreno all’interno della struttura per tutta la stagione estiva. L’aumento più forte quello di Orsera dove al camping Valkanela per l’intera stagione si pagheranno 2.900 euro al posto dei 2.700 dello scorso anno. In altre località istriane una famiglia tipo (padre, madre più due figli) potrà soggiornare per 33 euro al giorno al campeggio Veli Jože di Salvore fino ai 63 euro del campeggio Polari di Rovigno.
Gli operatori scommettono anche, dopo il grande ritorno della scorsa stagione, su un afflusso in massa dei turisti italiani, quelli più amati perché sanno spendere.
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