Allarme meningite rientrato a Staranzano
STARANZANO. Poteva essere un nuovo focolaio di infezione a Staranzano. Ma fortunatamente il pericolo meningite, scattato a Natale, è stato scongiurato. Allarme rientrato, dunque. Fonti dell’Azienda sanitaria hanno infatti confermato ieri in serata che i due pazienti, un bimbo di neppure tre mesi e un anziano di 89 anni, entrambi staranzanesi, ma tra loro non uniti da legami parentali, non risultano affetti da alcuna forma di meningococco, né di tipo batterico né virale.
Dopo gli allarmi per i recenti decessi in Toscana e Lombardia, l’attenzione nei presidi sanitari regionali e locali è massima. Al primo sospetto scatta il protocollo e l’analisi d’urgenza in laboratorio per accertare la presenza dell’infezione al sistema nervoso centrale del malato. Così, se come avvenuto proprio durante la recente festività natalizia, all’ospedale approdano dei casi che potrebbero presentare punti di contatto coi sintomi della malattia (febbre, cefalea, rigidità nucale, vomito, alterazioni dello stato di coscienza) scatta il protocollo.
Il primo caso di presunta meningite, poi non rivelatasi tale, si è registrato domenica, quando i genitori di un neonato di neppure tre mesi si sono precipitati al San Polo perché il loro piccolo non stava bene. Il paziente è stato accolto immediatamente nella Pediatria, dove è attiva una guardia medica h 24. «Siccome la sintomatologia è risultata sospetta - spiega l’Azienda sanitaria - è stata avviata una terapia antivirale e antibiotica, dopodiché il bimbo è stato inviato al Burlo per le cure del caso». «Dagli esami di laboratorio arrivati oggi (ieri per chi legge, ndr) non si è avuta evidenza di alcuna forma di meningite, né virale né batterica», ha precisato l’Aas2. Il piccolo comunque starebbe meglio.
Il secondo allarme, invece, è scattato il giorno di Santo Stefano, esattamente 24 ore dopo, quando un anziano colto da sepsi, infezione acuta del sangue, ha varcato la soglia del San Polo. I medici hanno pensato al peggio perché l’uomo lamentava dolori alla colonna vertebrale e rigidità nucale. Trasportato a Gorizia per essere sottoposto a una tac, allo scopo di escludere un’eventuale emorragia cerebrale, si è ritenuto di procedere poi con l’esame del liquor per mezzo di puntura, dopo aver stabilizzato alcuni valori fortemente alterati del sangue.
All’analisi, decisiva in caso di meningite, il liquor ha però manifestato un aspetto limpido e regolare sicchè i medici hanno potuto far rientrare anche quest’allerta. L’anziano staranzanese si trova in Medicina e viene curato per una probabile infezione alle vie urinarie, nulla di estremamente grave. Anche l’89enne, infatti, si starebbe riprendendo.
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