«Allarme, ladri in casa». Ma era un pipistrello

Attimi di paura in un’abitazione di Opicina, poi la sorpresa. Arrivano poliziotti e vigilanti che alla fine, anziché braccare un bandito, liberano l’animale

Può esserci qualcuno, con un minimo di sale in zucca, felice di ritrovarsi di colpo, dentro la propria dimora, un pipistrello, per giunta bello grande? Ebbene sì. Chiedere, per conferma, a chi abita in una casetta della verde via dei Cardi, a Opicina, poco distante dal Villaggio del fanciullo, che l’altra sera - nel momento in cui s’è ritrovato appunto dentro le sue quattro mura un pipistrello, definito sul verbale di polizia “di dimensioni notevoli” - ha potuto tirare un sospiro di sollievo, prima ovviamente di interrogarsi se, come e quando sarebbe riuscito comunque a sbarazzarsi del roditore volante. Che, per la cronaca, alla fine se n’è andato da dove era venuto, ovvero dal pertugio di una finestra aperta. Il sospiro di sollievo, così “atipico”, è dovuto al fatto che i padroni di casa, di primo acchito, temevano che fosse entrato qualche ladro. Niente di tutto questo. Coi tempi che corrono, e con quello che si sente, meglio certamente un pipistrello che svolazza tra i soprammobili.

È successo, come detto, a Opicina, di sera. Erano grosso modo le 18 di venerdì quando nella casetta è scattato l’allarme anti-intrusione. Un bel po’ di trambusto, di lì a poco, s’è scatenato in una stanza. I proprietari, che hanno sentito tanto l’allarme che il trambusto, si sono sentiti gelare. Ben presto, proprio grazie al sistema d’allarme collegato alla centrale di una società di vigilanza privata, che ha innescato a sua volta l’allarme diretto al 113, sul posto sono arrivati sia i poliziotti del Commissariato di Opicina che i vigilanti privati. I quali, fortunatamente, non hanno dovuto braccare dei ladri, ma hanno aiutato i padroni di casa a far uscire l’ospite. Indesiderato, sì. Ma, in questo caso, fino a un certo punto.(pi.ra.)

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