Allarme blatte all’ex Pescheria. Scatta la disinfestazione “flash”
TRIESTE Emergenza blatte all’interno degli spazi del Salone degli incanti. Nei giorni scorsi in alcuni locali dell’ex Pescheria, che ospita fino al prossimo 2 settembre la mostra “Joint the Dots- Imago Mundi", sono stati scoperti numerosi esemplari di quegli insetti nerastri, presenze certamente poco gradite al personale impegnato nella gestione della struttura museale, ma soprattutto pessimo biglietto da visita ai occhi dei visitatori.
Negli angoli, sulle pareti, tra le opere esposte è stato notato un fastidioso via vai di scarafaggi, soprattutto nelle ore serali. Una situazione limite che ha imposto al Comune - coorganizzatore con la Fondazione Benetton Studi e Ricerche dell’esposizione in corso sulle Rive di correre immediatamente ai ripari.
«Nell' ex Pescheria - Salone degli Incanti si e rilevata la cospicua presenza di blatte nei locali del piano terra e del primo piano. È ritenuto indispensabile e urgente prevedere un apposito intervento di disinfestazione, al fine di garantire il ripristino delle opportune condizioni igienico sanitarie della struttura», si legge nella determina che affida alla ditta Noese Facility Management l'incarico di liberare quella sala espositiva dagli insetti eterometaboli per un costo di circa 400 euro.
Ma da dove possono essere arrivati tutti questi scarafaggi? La spiegazione, con ogni probabilità, va cercata nell’ondata di grande caldo. Aumenti sensibili delle temperature innescano spesso la fuoriuscita improvvisa dai tombini di blatte, che finiscono poi per riversarsi e per prendere d’assalto strade e marciapiedi. Questi insetti infatti vivono nelle fogne, nelle tubature, in locali chiusi e caldi. Non si può escludere però che gli scarafaggi siano stati introdotti all'ex Pescheria proprio attraverso pannelli o strutture utili ad allestire la mostra.
Le blatte del resto si riproducono molto rapidamente e nel giro di pochi giorni il numero degli individui può moltiplicarsi drasticamente. Basti pensare che le femmine producono da 5 a 10 capsule riproduttive denominate ooteche, ognuna delle quali contiene anche 20 uova. Il loro insediamento, inizialmente, passa inosservato, perché le blatte sono particolarmente attive nelle ore notturne. Ovviamente, se il numero degli insetti diventa più consistente, - come è successo al Salone degli Incanti - anche la possibilità di avvistarne alcuni è più frequente.
La loro presenza non va peraltro sottovalutata perchè può veicolare virus e batteri. Quello che va evidenziato è che le blatte non entrano solo nei locali sporchi: la loro presenza non è necessariamente legata a condizioni di scarsa igiene. L'intervento di disinfestazione che la ditta incaricata ha appena portando a termine, non ha compromesso la regolare apertura al pubblico della mostra. —
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