Allarme a Muggia: «Frana vicino a casa, abbiamo paura»

MUGGIA. «Non penso proprio che chiuderò occhio questa notte: il fango si muove continuamente, ora si iniziano a vedere anche le fondamenta della casa sopra di noi». Trapelano paura e inquietudine dalle parole di una residente nella casa di strada per Lazzaretto 1, l’edificio situato proprio sotto al massiccio movimento franoso che da lunedì ha iniziato a riversarsi nell’area di fronte al parcheggio di porto San Rocco. Nella mattinata di ieri due squadre della Protezione civile, i Vigili del fuoco e i tecnici del Comune di Muggia hanno fatto una serie di sopralluoghi nella zona, utilizzata come parcheggio dai residenti (e già interdetta da lunedì), accertando come il movimento franoso sia in continua evoluzione, ma sia fondamentalmente sotto controllo come ha spiegato il sindaco Laura Marzi: «Potrebbero verificarsi degli ulteriori distacchi, ma non c’è alcun rischio per i residenti».
Da due giorni, nella zona “a valle” della prima casa di strada per Lazzaretto, circa otto famiglie stanno vivendo con il fiato in gola. Fango, terra, pietre, alberi, pezzi di recinzione sono scivolati giù per circa una trentina di metri dalla collina, dove poco sopra si trova un’abitazione, in strada per la Fortezza 24/c, ove risiede Maria Luisa Valente, proprietaria dell’area franata: contattata telefonicamente, la donna ha preferito non commentare l’accaduto.
Intanto ieri la corsia lato collina di strada per Lazzaretto è stata chiusa per una cinquantina di metri onde evitare che la frana possa invadere la carreggiata della frequentata arteria stradale. «Non siamo affatto tranquilli, anzi, io ho proprio paura – racconta la residente di strada per Lazzaretto 1 –, si vedono le spaccature del terreno, le abbiamo constatate utilizzando anche un drone. Ci è stato detto di chiuderci in casa, di chiudere le persiane delle finestre sul lato monte. Non possiamo ovviamente più parcheggiare le auto nel piazzale, non possiamo più muoverci per andare nelle cantine, a lato della casa, e nemmeno dietro alla casa».
Ieri pomeriggio il sindaco Laura Marzi ha emanato un’ordinanza per affrontare la situazione: «Abbiamo imposto alla proprietaria del terreno in cui si è sviluppato il fronte di frana la messa in sicurezza dell’area in tempi rapidissimi. Per operare però bisognerà attende la stabilizzazione delle condizioni meteo per garantire la sicurezza a chi dovrà intervenire». Nell’ordinanza è stata confermata l’interdizione dell’uso del parcheggio dei condomini di strada per Lazzaretto 1 ai quali è stato poi imposto di non utilizzare le cantine e di chiudere finestre e persiane del piano terra e del primo piano. «In realtà la casa è abbastanza lontana dal movimento franoso, ma in caso di possibile distacco, magari di un masso, ci potrebbe essere il rischio che questo sfondi i vetri delle finestre: è una precauzione, ma non è a rischio l’incolumità di nessuno», puntualizza Marzi. Confermata infine la chiusura precauzionale per un tratto di circa 50 metri della corsia lato collina di strada per Lazzaretto.
La situazione venutasi a creare tra strada per Lazzaretto e strada per la Fortezza ha sollevato le ire politiche del capogruppo del M5S Emanuele Romano: «Il caso dello smottamento avvenuto a Muggia dimostra ancora una volta come il territorio necessiti di pianificazione. La maggioranza ha sempre bocciato i nostri emendamenti su interventi straordinari e studi sul dissesto idrogeologico. Adesso le misure speciali in votazione non rispettano né il principio “zero consumo di suolo”, né migliorano la sicurezza del nostro territorio». Pronta la replica di Marzi: «I Prgc redatti sino a qualche anno fa hanno dimostrato poca attenzione per le criticità idrogeologiche peraltro aumentate nel corso degli anni. La nostra variante 31, invece, ha riservato assoluta attenzione a questa tematica, per cui gli emendamenti del consigliere Romano non vanno a mutare minimamente né ad aggiungere alcunché a quanto già previsto».
«Mi chiedo come sia stato possibile permettere di costruire una casa lassù. Il fango e la terra si stanno muovendo continuamente. Nemmeno le reti di recinzione sono servite visto che sono state travolte», aggiunge intanto la residente muggesana. E nella mente non possono che riecheggiare i tragici fatti del 15 novembre 2014 in cui una frana travolse mortalmente la 73enne Loreta Querel mentre era in casa al numero 59/p di strada per Lazzaretto.
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