Alla Sgt riprendono le attività sportive

Agibili le palestre. Restano fuori uso gli uffici. Pastor: «Spero in una maggiore attenzione delle istituzioni verso la società»
Di Fabio Dorigo
Lasorte Trieste 07/05/13 - Sede SGT Ginnastica Triesteina, Crollo, Transenne, sede Chiusa
Lasorte Trieste 07/05/13 - Sede SGT Ginnastica Triesteina, Crollo, Transenne, sede Chiusa

La Ginnastica Triestina riprende a far ginnastica. «Le palestre sono tutte agibili. Tutti i corsi possono ripartire», assicura il presidente Federico Pastor che martedì scorso, dopo il crollo di un pezzo di cornicione del tetto, aveva sospeso in via precauzionale tutte le attività per 48 ore, in attesa delle perizie dei vigili del fuoco. «L’attività sportiva non è pregiudicata». Ieri, dopo i sopralluoghi, ha ricevuto il parere dei tecnici dei pompieri. «Abbiamo dovuto mettere in sicurezza la parte della torretta (un’ala dello storico edificio di via Ginnastica, ndr). Più che di un crollo si è trattato di un cedimento strutturale», spiega il presidente. Inagibili restano per ora gli uffici amministrativi che erano collocati nell’ala del crollo dove lavorano quattro persone. «Un problema in più visto che eravamo impiegati nei festeggiamenti per i 150 anni che comprendono anche una mostra. Stiamo cercando una soluzione alternativa in attesa che partano i lavori di messa in sicurezza della torretta. Spero nel giro di settimana», aggiunge Pastor.

Questo non significa che si può stare allegri. «La situazione è grave, ma non così drammatica come potrebbe apparire. E da tempo che ci siamo attivati per fare partire i lavori già programmati che dovrebbe riguardare non solo torretta ma l’intero edificio» aggiunge il presidente della Sgt. Si tratta di lavori urgenti per i quali è stato ottenuto un finanziamento dalla Regione pari a 30mila euro all’anno per 20 anni (600mila euro in totale). «Grazie a questo - continua il presidente - abbiamo potuto accendere un mutuo da 600mila euro con un istituto di credito che rimborseremo a rate, in virtù proprio del finanziamento regionale». Ironia della sorte la banca dovrebbe deliberare oggi sulla concessione del mutuo. Una tempistica perfetta. Con i soldi disponibili era possibile finanziare l’impresa e aprire il cantiere. «Si tratta di lavori urgenti e previsti. Era tutto sotto osservazione. Il caso ha voluto che la situazione precipitasse. Io spero che questa vicenda possa contribuire ad attirare l’attenzione delle istituzioni locali sulla Ginnastica triestina.

Un’attenzione maggiore di quella che ha avuto negli ultimi decenni. I soldi del contributo regionale non bastano a risolvere tutti i problemi. Servono a tamponare le cose più urgenti. Sui 600mila euro dobbiamo pagare anche gli interessi. Al netto restano 400mila euro. Più di tanto con questa cifra non si può fare su una superficie di cinquemila metri quadrati di sede. Al massimo sistemeremo il tetto. Per il resto dobbiamo trovare altri fondi». L’edificio di via della Ginnastica risale, infatti, al 1863. Centocinquat’anni che saranno ricordati con un mostra storica nella sala comunale d’arte. Un modo per tenere desta l’attenzione su un’istituzione che il secolo e mezzo di vita lo dimostra tutto.

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