Alla prova di Bruxelles il piano per l’Uljanik in ballo 584 milioni

Domani a Zagabria il Commissario Ue per la valutazione Il ministro: governo in campo per salvare le commesse

POLA

Tutte le speranze per il futuro del Gruppo Uljanik vengono riposte nella valutazione da parte di Bruxelles del piano di ristrutturazione aziendale, che prevede fra l’altro il taglio di 600 posti di lavoro: serviranno 584 milioni di euro per attuare il piano. Una cifra con cui realizzare nel tempo la nuova infrastrutturazione del cantiere di Pola e far partire la costruzione delle sei navi segnate nel registro delle commesse del Gruppo, fra i cantieri Scoglio Olivi di Pola e 3 Maggio di Fiume. La cifra è stata indicata dal ministro croato dell'economia Darko Horvat, secondo il quale lo Stato contribuirà con 352 milioni mentre il resto andrà sostenuto dal Gruppo Uljanik e dal partner finanziario strategico. Quella di domani sarà una giornata importante per l’Uljanik: il commissario europeo Margaretha Vestager esprimerà a Zagabria una valutazione preliminare del piano.

Intanto, mentre per far fronte al pagamento degli stipendi di settembre il ministro si è appellato alle autorità regionali e locali di Pola e Fiume perché si facciano garanti dei relativi debiti bancari, resta aperto il fronte della disdetta delle commesse per quattro navi, commesse per le quali l’azienda aveva ricevuto un anticipo di 30 milioni di euro. Su questo il governo è al lavoro: Horvat ha annunciato che tenterà di arrivare a un accordo con le società committenti per almeno due unità, una delle quali realizzata al 70%, l’altra in fase iniziale. «Per le altre due - ha aggiunto il ministro - la direzione aziendale prima o poi dovrà restituire» il denaro anticipato.

Intanto, in riferimento allo Scoglio Olivi, i sindacati aziendali hanno inviato una lettera aperta al premier Andrej Plenković chiedendo che lo Stato nomini tre suoi rappresentanti nel Comitato di sorveglianza del cantiere, così da partecipare in prima fila al controllo sui processi decisionali nello stabilimento. Nessuna informazione invece è trapelata sull’esito delle verifiche effettuate da parte della polizia nella sede di Scoglio olivi, con una operazione coordinata dal ministero degli Interni. —

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