Alla Casa Serena di Grado tornano le visite dei parenti

Da giovedì, su prenotazione, nella struttura per anziani dell’Isola della Schiusa sono aperte le porte: si entra con la green card dopo il test oppure il vaccino
Antonio Boemo
Altran Monfalcone 26/08/2008 Grado, Casa di riposo Serena - Foto di Roberto Coco
Altran Monfalcone 26/08/2008 Grado, Casa di riposo Serena - Foto di Roberto Coco

GRADO Da domani gli ospiti della Casa di risposo Casa Serena potranno ricevere nuovamente visite. Lo ha annunciato il Comune che sta provvedendo a definire il protocollo per lo svolgimento delle visite. Rimane tuttavia necessario effettuare sin d’ora la prenotazione, ma anche essere in possesso di un attestato che certifichi l’immunità Covid. Finalmente, dunque, ci si sta avvicinando alla normalità dopo che la casa di riposo era diventata una sorta di zona rossa a difesa degli anziani ospiti.

Ci sono stati alcuni casi di positività causati da dipendenti che hanno portato il virus all’interno, ma in numero davvero molto limitato e con casi risoltisi positivamente. Le richieste di accesso per effettuare le visite devono essere prenotate chiamando esclusivamente il numero di telefono 0431896411. Cosa fattibile ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 11 (festivi esclusi).

Le visite saranno consentite contemporaneamente a un massimo di due persone per ospite (sei alla mattina dalle 10 alle 11.30 e sei al pomeriggio dalle 14 alle 15. 30, dal lunedì alla domenica). A visitare gli anziani ospiti della struttura dell’isola della Schiusa potranno esserci i familiari prima di tutto, ma anche i visitatori e i volontari. Attenzione, però, tutti i visitatori dovranno esibire la certificazione verde Covid-19 ovvero l’attestato comprovante lo stato di avvenuta vaccinazione completa (inclusa la seconda dose) contro il Sars-CoV-2 della validità di 6 mesi oppure la certificazione comprovante la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (sempre validità 6 mesi) oppure ancora la certificazione comprovante l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (validità 48 ore).

«Per dare la possibilità anche a coloro che non sono in possesso della certificazione verde Covid-19 di incontrare i propri cari – specifica il Comune –, si continueranno a svolgere le visite in modalità protetta con vetro di separazione: tre visite dalle 16.30 alle 17.30, dal lunedì alla domenica».

Per i residenti troppo debilitati e non in grado di scendere a piano terra, restano in ogni caso a disposizione le videochiamate (dalle 9.30 alle 10.30 e dalle 15 alle 16.30). C’è l’ulteriore precisazione del Comune nel ricordare che non sono ammessi accessi di familiari e parenti agli spazi di degenza, fatti salvi casi particolari per i quali possono essere concesse deroghe su autorizzazione del dirigente, sentito medico di Medicina generale o il Distretto sanitario. Queste disposizioni sono tuttavia temporanee e suscettibili, in qualsiasi momento, di modifiche. È dunque necessario pensare eventualmente anche ai tamponi.

In questo momento a Grado, come ha precisato il sindaco durante i lavori consiliari, in questo momento è possibile effettuare i tamponi rapidi alla clinica Santa Eufemia. La farmacia comunale ha già ricevuto tutte le autorizzazioni e appena possibile sarà issata una tenda nell’area della Git (retro giardino Isola d’Oro) dove saranno effettuati i tamponi. Niente centro vaccini, invece. Finora, ha detto il sindaco, non ci sono riscontri tuttavia sottolineando criticamente il fatto che a poca distanza da Monfalcone, cioè a Ronchi, sia stato aperto un ulteriore polo per le immunizzazioni mentre a Grado niente. E per concludere gli ultimi dati resi noti da Asugi: a ieri risultano 4 positivi e 25 persone in quarantena.

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