Alla casa di riposo di Gradisca 32 posti per non autosufficienti

Può dirsi a tutti gli effetti ultimato il lungo percorso di riconversione della casa di riposo comunale “San Salvatore” di Gradisca d’Isonzo, una delle prime ad adeguarsi alla riforma regionale dei servizi residenziali e semiresidenziali per anziani. Oggi la struttura è interamente specializzata nell’accoglimento di ospiti non autosufficienti, con la conversione di tutti e 32 i posti disponibili. «Il risultato non era scontato – commenta l’attuale assessore al Welfare, Sergio Bianchin – ed è frutto di un lungo lavoro di studio portato avanti dagli uffici sia del settore sociale che tecnico sin dal 2015, dall’ente gestore col suo personale, e naturalmente dalla precedente amministrazione, in testa l’assessore ai Servizi sociali Francesca Colombi».
La San Salvatore era stata inaugurata nel 2001 come residenza per anziani con 32 posti letto complessivi di cui solo 11 per persone non autosufficienti. L’obiettivo che ci si è posti fin dall’inizio è stato quello di ampliare la platea delle persone non autosufficienti accoglibili in struttura alla luce delle crescenti richieste in tal senso. Diversi sopralluoghi hanno stabilito come intervenire dal punto di vista strutturale, impiantistico e di attrezzature, per ottenere una classificazione di livello superiore a quello originario e poter accogliere un maggior numero di persone non autosufficienti. Verificata la fattibilità ci si è mossi in tal senso sia nella impostazione della gara di appalto per la gestione della struttura, sia per quanto riguardava gli aspetti organizzativi.
Negli anni sono stati realizzati l’adeguamento di tutti i bagni per persone diversamente abili, un ulteriore spogliatoio per il personale addetto e uno spazio di cura della persona. Contestualmente il servizio residenza per anziani ha partecipato al bando indetto dall’Azienda sanitarai nel mese di dicembre 2018 per il convenzionamento di 21 posti letto per persone non autosufficienti, in aggiunta agli 11 originari già convenzionati, venendo positivamente “premiata” nel maggio dello scorso anno. «Il convenzionamento – spiega Bianchin – permette, oltre che la fruizione di prestazioni sanitarie e di risorse da parte dell’Aas, anche di ottenere contribuzioni sia per la gestione della residenza per anziani che destinate agli ospiti non autosufficienti ad abbattimento delle rette dovute».
Parallelamente è stato ottenuto dalla Regione un contributo da 100 mila euro per la fornitura e messa in posa di nuovi letti elettrici e arredi e per la ritinteggiatura di tutte le stanze e degli spazi comuni. L’autorizzazione definitiva all’esercizio per il livello di riclassificazione richiesto è giunto infine nelle scorse settimane, aprendo la “nuova era” della “San Salvatore” . –
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