Aliscafo da Trieste per Lussino verso la sospensione per le norme anti-Covid

Questa sarà la settimana decisiva, ma è verosimile che per quest’anno venga cancellato

TRIESTE Questa sarà la settimana decisiva, ma è verosimile che per quest’anno venga cancellato il collegamento marittimo fra Trieste e Lussino - con tre tappe in Istria - gestito dalla Liberty Lines. L’emergenza Covid ha stravolto i piani di molte società e un servizio di quel tipo, con la possibilità di trasportare a bordo dell’aliscafo solo un terzo dei passeggeri previsti causa le regole di distanziamento, non sarebbe sostenibile. A ciò si aggiunge l’attuale incertezza sulla gestione dei confini da parte dei governi di Croazia e Slovenia. Ma c’è anche la volontà di valorizzare turisticamente, in quest’anno di forte crisi economica da Covid-19, le coste italiane.

La Regione Friuli Venezia Giulia con l’assessore alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti conferma intanto come l’emergenza abbia stravolto tutte le programmazioni. «Non possiamo rischiare di far partire un’attività - spiega Pizzimenti - sapendo che tra le limitazioni e le difficoltà del periodo andrà sicuramente in perdita». Nei piani era previsto che il collegamento fosse attivo da metà maggio a metà settembre: esiste un contratto tra Regione e Liberty Lines, stipulato lo scorso anno, la cui conclusione era fissata al 2021 per un valore di 2,66 milioni di euro. Nel caso venisse confermato lo stop nel 2020, l’attività sarà prorogata di un ulteriore anno - al 2022 - senza che nessuno ci rimetta. La compagnia siciliana non avrebbe problemi per lo stop di un anno, è emerso dai numerosi incontri già attuati: la decisione definitiva verrà comunque presa, come detto, in settimana.

I numeri nel 2019 avevano premiato il collegamento con 2.093 arrivi in Fvg da Slovenia e Croazia e 2.302 partenze verso le coste istriane. Gli aliscafi - ne sono stati usati due nel corso degli anni - prevedevano la partenza da Trieste, tappe a Pirano e poi Parenzo, Rovigno, e infine Lussino. In agosto il collegamento era giornaliero. Per riattivare il servizio servono dei tempi tecnici, tra cui quelli per il trasferimento dell’aliscafo e dei sette membri dell’equipaggio più il comandante dalla Sicilia al Fvg. Alla fine l’attività sarebbe ridotta a poco più di un mese e mezzo. «Al momento - prosegue Pizzimenti - non abbiamo neanche la certezza di cosa accadrà sui confini. I governi di Slovenia e Croazia non sono molto chiari su quali siano le intenzioni a lungo termine». L’unità dovrebbe inoltre fare scalo in entrambe le Repubbliche, e questo comporta oneri doganali che andrebbero a sommarsi ai costi di gestione. Aspetto non meno importante per la Regione, la valorizzazione delle coste del Fvg. «La tendenza degli italiani e dei corregionali - chiude Pizzimenti - è a rimanere entro il proprio territorio. Rimandando il collegamento di un anno contribuiamo ulteriormente a ridurre gli spostamenti delle persone».

Una curiosità: sul sito Liberty Lines è possibile effettuare la procedura per acquistare un biglietto arrivando fino all’inserimento dei dati della carta di credito. Non è stato possibile nel weekend contattare la società per capire se la procedura si interrompa alla fine o se si possa eventualmente poi chiedere un rimborso, qualora si decidesse di comprare un biglietto e il collegamento non venisse attivato. In ogni caso, nella prossima videoconferenza con la Regione verrà segnalato il problema così da evitare possibili errori. —


 

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