Alex ormai è “ambasciatore” dell’Isola I suoi tatuaggi richiesti in tutto il mondo

IL PERSONAGGIO
Ci sono alcune iniziative o prestazioni di atleti o professionisti legate allo sport e al mondo della gastronomia che promuovono nel suo complesso e a livello internazionale anche l’Isola. È il caso del torneo internazionale di tennis femminile, di competizioni legate al mondo della canoa, del canottaggio e della vela. Anche la gastronomia è una delle “carte” principali richieste dai turisti per la scelta di una vacanza, come pure il campionato di cucina alla fiamma riservato alle donne maître, aspiranti o studentesse di istituti alberghieri, ormai diventato a carattere internazionale.
La notorietà di Grado passa attraverso a un ulteriore aspetto, di grande moda: il tatuaggio. Uno dei più importanti tatuatori al mondo è, infatti, il gradese Alex De Pase. Da ogni parte del globo arrivano a Grado per farsi tatuare, e la lista d’attesa è indubbiamente lunga. L’Isola è la sede centrale, ma il professionista dei tattoo ha anche studi a Venezia, Udine, Cervignano e in Svizzera (Rorschach e Rapperswil). De Pase viaggia molto spesso anche per tenere conferenze, dai Paesi europei agli Stati Uniti, ai Paesi dell’estremo oriente. Nei giorni scorsi è stato premiato al museo Macro di Roma con un riconoscimento internazionale per la sua attività artistica all’interno della manifestazione “Tatu-art(i). La pelle intesa come nuovo supporto materiale per la realizzazione di opere d’arte contemporanee”. Un riconoscimento di fondamentale importanza nel panorama artistico internazionale perché sancisce ufficialmente l’ingresso del tatuaggio e dell’artista tatuatore nell’arte contemporanea.
La manifestazione Tatu-art(i) è stata curata dal tatuatore internazionale Marco Manzo su incarico di Giorgio de Finis, direttore del Progetto Macro Asilo, e ha visto la partecipazione di alcuni dei più rinomati e accreditati tatuatori nazionali e internazionali, tra i quali proprio Alex De Pase. Alla presenza di Giorgio Di Genova, storico dell’arte e scrittore, Pietro Zocconali, giornalista, sociologo e Presidente Ans (Associazione Nazionale Sociologi), Carla Guidi, giornalista e scrittrice, Valter Sambucini, fotografo, e Marco Manzo, curatore dell’evento, s’è svolto un ampio dibattito sul riconoscimento del tatuaggio come forma d’arte, anche attraverso la sua evoluzione sociale. Al termine sono stati premiati gli artisti che «hanno portato lo stile realistico su pelle alla sua massima espressione, sviluppando alternative nell’uso del colore, del bianco e nero, dell’iperrealismo, della pop art con contaminazioni talvolta surrealistiche, fino al fantasy, distaccandosi dagli stili classici, innovando e rendendosi riconoscibili e fonte di ispirazione». Primo fra tutti il gradese De Pase che è intervenuto ripercorrendo le tappe della sua carriera dagli inizi fino all’attuale traguardo che lo consacra come uno degli artisti contemporanei più ricercati. Lo studio di Grado resta sempre la sede personale dove Alex tatua e riceve i clienti. Il riconoscimento da parte del museo Macro di Roma arriva dopo quello ottenuto alcuni anni fa dalle Provincia di Gorizia, che lo ha nominato ambasciatore dell’arte nel mondo, e premia lo sforzo dell’artista gradese nel cercare di elevare e far considerare il tatuaggio come una forma d’arte non diversa dalla pittura, dalla scultura e dalle altre forme artistiche. Per questo De Pase ha fortemente voluto sostenere e accettare l’invito di diventare il direttore del primo Master Accademico di Tatuaggio Artistico da parte dell’Accademia di Belle Arti “G.B. Tiepolo” di Udine, primo percorso triennale di studi all’interno di un’accademia di belle arti al mondo.—
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