“Lezioni di Storia”, Alessandro Barbero a Trieste l’8 ottobre
Il docente di storia terrà nel pomeriggio una lezione sulla figura di San Francesco

Alessandro Barbero tornerà a Trieste in autunno per un’anteprima di “Lezioni di Storia”. Calcherà dopo diversi anni il palco del Teatro Verdi nel tardo pomeriggio dell’8 ottobre e parlerà di San Francesco. Ad annunciarlo tra gli applausi del pubblico è stato l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi poco prima dell’inizio dell’ultimo appuntamento con “Lezione di Scienze” dedicata a Rosalind Franklin e il Dna.
Il ciclo “Lezioni di Scienze” è stato ideato e progettato da Laterza Editori, promosso dal Comune di Trieste, organizzato grazie al contributo della Fondazione CrTrieste e ha come media partner Il Piccolo e il suo gruppo editoriale, Nem Nord Est Multimedia.

Come accaduto in tutte le Lezioni, domenica mattina si è formata una lunga coda con le persone che hanno atteso l’apertura delle porte del Teatro Verdi per poi indirizzarsi alla ricerca di un posto a sedere, magari in posizione privilegiata. Poi tutti in silenzio prestando la massima attenzione quando le luci si sono abbassate e la giornalista de Il Piccolo, Valeria Pace, ha introdotto l’incontro.

Dopo l’annuncio dell’assessore Rossi ha preso la parola Lodovico Steidl (organizzazione del ciclo Lezioni di storia e Lezione di Scienze) che ha anticipato al numeroso pubblico nella platea e nei palchi il tema delle Lezioni della prossima stagione: “Ai confini del mondo”. «Un tema molto caldo in questo momento ma per analizzarlo - ha anticipato Steidl -, come sempre facciamo, andremo molto indietro, fino, non dico alla notte dei tempi, ma a parecchi secoli indietro».
La vicenda di “Rosalind Franklin e la doppia elica del Dna” è stata narrata da Guido Barbujani, docente di genetica dell’Università di Ferrara. Dopo aver ripercorso gli studi degli scienziati del Novecento, Barbujani ha accompagnato il pubblico nella vita di Rosalind Franklin, una scienziata inglese il cui lavoro è stato fondamentale per capire la struttura del DNA. Franklin si occupava di spettrografia a raggi X, una tecnica con la quale cercava di comprendere che forma avesse la molecola del Dna e scattò la foto 51: la foto del Dna mentre lavorava come ricercatrice al King’s College di Londra diretto da Maurice Wilkins.
I due scienziati non andavano d’accordo e Franklin si trasferì al Birkbeck College. Una volta andata via Wilkins fece vedere i risultati della ricerca di Franklin a Francis Crick e James Watson che riuscirono a ricostruire la forma del Dna, l’elica doppia, scoperta che li portò a vincere il Nobel per la medicina. —
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