Alberi potati senza pietà distrutti i nidi delle tortore

Sconcerto di turisti e residenti per l’intervento effettuato in viale Europa Unita Le uova cadute a terra sono state mangiate voracemente dai gabbiani
Di Antonio Boemo

GRADO. Incredulità da parte dei turisti e dei gitanti, ma anche dei residenti, per il drastico taglio degli alberi del giardino privato di un istituto bancario del centralissimo viale Europa Unita (l’ex Cassa di Risparmio di Gorizia oggi Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia).

Sconcerto anche perché gli alberi erano per tutto l’anno – e ci sono varie foto che lo testimoniano – punto di ritrovo di vare specie di uccelli. In questo periodo c’erano anche due nidi, e la conferma è data anche da un uovo trovato a terra rotto, mentre il pulcino che vi era all’interno è diventato preda di un vorace gabbiano (nella foto).

Tra i residenti, maggiormente sorpresi se non inviperiti, sono soprattutto, e sono davvero tanti, quelli che hanno a cuore l’ambiente, la flora e la fauna. Tra questi anche Margit Schuff Thomann, una fotografa che ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale per le sue immagini spettacolari che hanno “catturato” volatili e altri animali.

«Sono rimasta sorpresa - dice Margit Schuff Thomann - e insieme a me anche altre persone, a vedere potare gli alberi in questo periodo e così radicalmente. So per certo che ci avevano nidificato le tortore e i merli».

Nelle foto scattate da Margit si vedono proprio due tortorelle mestamente appoggiate a ciò che è rimasto di un albero, dove c’era anche il loro nido.

«Le potature – precisa ancora la fotografa - vanno fatte in febbraio o in autunno, ma non in un momento così delicato. E’ come se si potassero in questo momento gli alberi da frutta! Ovviamente non crescerebbe alcun frutto».

Da appassionata fotografa, Margit ha nel tempo ripreso con la sua macchina anche gli uccellini che frequentavano il giardino della banca: merli, ghiandaie, tortore e passerotti. Un anno si sono visti anche i codibugnoli nordici.

Il giardino in questione - in origine faceva parte dell’albergo “Alla salute” - è stato ai tempi d’oro del turismo gradese un punto centrale del turismo, trovandosi quasi di fronte alla gelateria Panciera (oggi desolatamente chiusa) e al Lacroma. C’era “la conchiglia”, un’area con parte di una grande capasanta a fare da sfondo, dove nei periodi di maggiore affluenza si sono tenuti tanti concertini.

Ciò che ha colpito in questa sconcertante vicenda delle potature è stato anche il fatto che i gabbiani non si siano lasciati perdere la ghiotta occasione di cibarsi con i pulcini contenuti nelle uova cadute a terra. Del resto questi uccelli hanno dimostrato da tempo di non aver più paura di nulla, tanto da frequentare anche i viali pedonali.

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