Albergo o vendita: proprietari in disaccordo. Intanto il palazzo abbandonato perde pezzi

TRIESTE C’è un palazzo in via Mazzini 11 quasi del tutto abbandonato. Alla base, le visioni diverse su cosa fare di quell’immobile da parte dei rappresentanti della società che nel 2015 lo rilevò per 2,2 milioni di euro: uno lo vorrebbe trasformare in un albergo 4 stelle, l’altro preferirebbe rivenderlo. Se non fosse per le luci che si sono accese nel nuovo negozio di abbigliamento sportivo Triplebasket aperto al piano terra, l’edificio sarebbe popolato solamente da gabbiani, topi e colombi (peraltro alcuni ormai morti), che abitano i piani superiori.
In una settimana, in quello stabile – che in uno dei due fori commerciali sottostanti anni fa ospitava lo storico negozio Marinoni –, i vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire per ben due volte. La scorsa settimana i commercianti al piano terra si sono ritrovati infatti con i camerini allagati. Al piano superiore ci sono dei tubi rotti e l’acqua, caduta per l’abbondante pioggia, ha iniziato a filtrare al piano sottostante. Ieri i vetri di alcune finestre si sono rotti e sono caduti sul marciapiede e sulla strada. C’era un po’ di bora e forse qualche infisso ha sbattuto mandando in frantumi i vetri o, forse, un piccione si è schiantato contro una finestra. La causa non è stata chiarita e i vigili del fuoco non hanno potuto far altro che mettere in sicurezza quegli infissi.
Nel corso del precedente intervento, passando dalla corte interna, ai vigili del fuoco si era palesata davanti una situazione molto critica. Alcuni piani di quello stabile sono ridotti a macerie e, come accennato, ospitano le carcasse di diversi animali. E pensare che tre anni fa, per il palazzo che un tempo ospitava in uno degli appartamenti la sede del gruppo anarchico Germinal, venne lanciato il progetto di un lussuoso albergo 4 stelle da 42 stanze. Le intenzioni della società che lo ha acquistato erano certamente nobili e ambiziose, l’investimento aveva lo scopo di risanare l’edificio, ma poi le carte in tavola sono cambiate, i progetti pure malgrado fosse già stata emessa un’ordinanza che consentiva di aprire il cantiere e si stesse già lavorando al progetto degli interni. Da uno dei due soci, un designer macedone ma ormai triestino di adozione, erano stati annunciati 4 milioni di euro per la totale riqualificazione dell’immobile e la sua trasformazione in struttura ricettiva di livello.
Allora non si parlava ancora dell’imponente progetto targato Allianz e Hilton in piazza della Repubblica. Ma certamente non può essere stato lo sbarco, a poche centinaia di metri, del colosso del mondo alberghiero ad aver fatto modificare i piani. Un simile palazzo in pieno centro troverebbe comunque anche rapida collocazione sul mercato vista la sete di immobili di questo tipo nel cuore di Trieste. La speranza, anche di chi ha da poco investito nel foro commerciale al piano terra, è che venga presa quanto prima una decisione sul futuro dell’immobile. —
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