Al via l’iter per il trasloco dell’ortofrutticolo

La giunta vara la delibera che cassa l’ipotesi di via Brigata Casale e prevede un sito unico assieme al Mercato ittico
Di Silvio Maranzana
Silvano Trieste 10/11/2011 Mercato Ortofrutticolo
Silvano Trieste 10/11/2011 Mercato Ortofrutticolo

È nero su bianco ora l’intenzione del Comune di unificare in una nuova area il Mercato ortofrutticolo e il Mercato ittico abbandonando gli attuali siti di Campo Marzio e dell’ex Gaslini, ma lasciando anche decadere la prospettata collocazione di via Brigata Casale. La delibera approvata dalla giunta su proposta del sindaco Roberto Cosolini e degli assessori allo Sviluppo economico Edi Kraus e al Demanio Andrea Dapretto stabilisce questi indirizzi, pur rimandando a una successiva deliberazione la definizione delle caratteristiche dei nuovi mercati. Cruciale appare il punto che lega la scelta, che verrà fatta come ha già preannunciato il sindaco entro l’anno, con le proposte avanzate dalla stessa amministrazione giudiziaria delle Cooperative operaie, una delle quali e cioé l’ex Ingross di via dei Macelli sarebbe quella già considerata come preferibile, date le strutture edilizie già esistenti ma da tempo abbandonate che si prospetterebbero sufficienti quanto a cubatura e facilmente modificabili con tempi e spese relativamente ridotti. L’area oltretutto risulta in posizione strategica: non lontana dal centro e adiacente alla Grande viabilità. I costi dovrebbero comunque essere almeno parzialmente coperti dall’alienazione dei terreni di Campo Marzio. Il liquidatore delle Coop avrebbe anche proposto l’ex Centro direzionale di via Caboto che però verrebbe considerato meno appetibile per una serie di questioni, non ultima una certa vicinanza con il termovalorizzatore. Il Comune comunque si è dato tempo fino al 31 luglio per sollecitare e raccogliere anche altre proposte alternative e fare poi una scelta meditata.

La delibera rileva in premessa come da un decennio il Comune sia alla ricerca di un’ubicazione alternativa per il Mercato ortofrutticolo anche per procedere alla valorizzazione e riqualificazione del comprensorio di Campo Marzio, ma anche come nel frattempo sia emersa la situazione di estrema precarietà del Mercato ittico. Fa poi riferimento al fatto che nelle sedute del 24 marzo e del 15 aprile 2014 era stata fatta la scelta del trasferimento dell’Ortofrutticolo in via Brigata Casale nell’area attualmente utilizzata come parcheggio per camper e gattile comunale. A questa ipotesi, rileva ora la nuova delibera, si contrappongono quattro elementi: la contrarietà della popolazione comprovata da 10mila firme; l’incoerenza con il nuovo Piano regolatore che ha l’obiettivo di contenere il consumo del suolo e di recuperare il patrimonio edilizio esistente; il fatto che i tempi necessari per una nuova edificazione non sono compatbili con l’urgenza a seguito della situazione di estrema precarietà soprattutto del Mercato ittico; l’avvenuta proposta appunto delle Cooperative operaie di alcuni immobili, «di cui uno - si legge nella delibera - potrebbe essere preso in considerazione». La Giunta comunale dunque delibera di modificare la decisione di trasferire entrambi i Mercati in via Brigata Casale; di dare atto che l’amministrazione giudiziaria delle Cooperative operaie ha proposto alcuni immobili di cui uno potrebbe essere preso in considerazione; di disporre che l’amministrazione esperisca entro il 31 luglio una ricerca di mercato per acquisire proposte di alienazione di complessi edilizi ove trasferire il prima possibile i Mercati; di demandare a una successiva delibera la definizione delle caratteristiche funzionali e dimensionali e i requisiti dei nuovi Mercati.

«È indispensabile - ha ribadito anche ieri l’assessore Kraus - trovare una soluzione sostenibile che non implichi nuove edificazioni. Già un anno fa abbia raccolto la disponibilità degli operatori dei Mercati sia ortofrutticolo che ittico al trasferimento in un sito più adeguato e funzionale. Ora dovremo risentirli, ma nel frattempo ho già sondato la condivisione da parte del presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Antonio Paoletti».

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