Al via i dragaggi nella laguna di Grado-Marano
TRIESTE. La Regione ha assunto ufficialmente la gestione degli interventi di bonifica della laguna di Marano e Grado e ha liberato oltre 12 milioni di euro di risorse statali, già appartenenti all’ex struttura commissariale, per le operazioni. I lavori riprenderanno nei primi mesi del 2014, forse già a gennaio. Step e procedure burocratiche sono già stati avviati dalla giunta.
Il caso si è sbloccato ieri, grazie all’approvazione da parte dell’esecutivo Serracchiani di un delibera ad hoc che consente all’amministrazione di subentrare formalmente all’ex commissario, una figura che da anni sovraintendeva ai progetti di messa in sicurezza dei corsi navigabili. Nel 2012 Roma aveva dichiarato la conclusione dello Stato di “emergenza” dell’area e aveva affidato alla direzione regionale il compito di chiudere le procedure esistenti. Un primo passo che permette inoltre di impiegare i finanziamenti in piedi, pari a 12,3 milioni di euro, dopo l’anticipo di 700 mila euro già utilizzati, ad esempio, per il canale lagunare di Barbana. L’iter amministrativo, intanto, è iniziato per quelle che la giunta ora considera le “priorità” di intervento nel sito: il banchinamento del canale Taglio, in Comune di Marano, i dragaggi nel fiume Corno e dei canali Cialisia, Lovato e Pantani.
Per il Corno, in particolare, la Regione dovrà decidere prima cosa fare dei materiali provenienti dal dragaggio: gli approfondimenti tecnici, su questo fronte, sono partiti e hanno coinvolto direttamente l’Arpa, che non ha escluso un possibile riutilizzo di fanghi e sedimenti. «L’Arpa si è occupata delle analisi chimiche – ha rilevato l’assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro – ma dovremo valutare di volta in volta come muoverci su questo». La giunta ora sta acquisendo tutti gli elementi e i dati necessari per preparare la perizia “di variante”, indispensabile per far partire i lavori a inizio 2014. Via libera anche ai procedimenti giuridici relativi al contratto stipulato in precedenza dal commissario con l’associazione temporanea di imprese che si era aggiudicata i lavori.
«Con grande soddisfazione, ma anche con la dovuta prudenza vista la delicatezza del tema – ha commentato Santoro – abbiamo voluto che la giunta prendesse atto di una situazione che si sta rapidamente sbloccando dando una prospettiva positiva ai tanti operatori economici interessati alla navigabilità nell’area lagunare, sia per il Porto di San Giorgio di Nogaro che per quello di Marano. Stiamo trattando di procedure complicate che da troppo tempo sono ferme e che non possiamo più permetterci di non risolvere. Per questo ci assumeremo tutte le responsabilità necessarie per completare al più presto le priorità che ci siamo dati a partire dai lavori che prenderanno avvio già a gennaio».
Non è possibile stabilire ancora per quanto tempo si protrarranno gli interventi di dragaggio e bonifica perché, come ha voluto evidenziare l’assessore «i fondali, ad esempio, sono cambiati rispetto a una volta. L’importante, comunque, è iniziare».
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