Al via Gusti di Frontiera, mappamondo di sapori con specialità di 22 Borghi

Ben 350 gli stand disseminati in centro in rappresentanza di 44 Paesi L’assessore Bellan: «Espanderci di più sarebbe diventato pericoloso» 
Bumbaca Gorizia 20.09.2017 Preparativi Gusti © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20.09.2017 Preparativi Gusti © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Un tripudio di sapori. Un viaggio nella “cultura” del cibo. I buongustai e gli aficionados della manifestazione eno-gastronomica stringono già fra le loro mani la mappa di Gusti di frontiera per non farsi sfuggire il meglio.

 

LA MAPPA INTERATTIVA DEI BORGHI

 


Wienerschnitzel dall’Austria, la proverbiale pljeskavica dai Balcani, tè e spezie dall’Oriente. E ancora: i formaggi saporiti e profumati dalla Francia, le succulenti carni sudamericane, l’aringa del Baltico e il fish and chips britannico, ma pure le leccornie dalle regioni d’Italia e la celebrazione laica di pane, pasta e pizza.

Non è difficile immaginare che i borghi Austria (in piazza Cesare Battisti) e Balcani (in via Roma) registreranno, come ogni anno, il “tutto esaurito”. E i fautori del successo saranno soprattutto i più giovani che prenderanno d’assalto chioschi e stand.

Gusti di frontiera torna, dunque, per la quattordicesima volta e, da giovedì 21 a domenica 24 settembre, trasformerà Gorizia in una sorta di “mappamondo di sapori” senza eguali, con oltre 350 stand, dislocati nel cuore del centro storico del capoluogo isontino, in rappresentanza di 44 Paesi.

 

 

Enogastronomia ma non solo, in quanto non mancheranno ovviamente le iniziative culturali e di intrattenimento, con presentazioni, concerti e spettacoli che saranno ospitati dai vari Borghi. Confermata la struttura della kermesse, ovvero la divisione tematica per area geografica, con 22 Borghi che animeranno strade e piazze del centro. Questo l’elenco delle 44 nazioni presenti: Usa, Messico, Argentina, Perù, Cuba, Venezuela, Ecuador, Brasile, Spagna, Italia, Austria, Francia, Israele, Indonesia, Medio Oriente, Vietnam, Libano, Egitto, Thailandia, India, Turchia, Repubblica Ceca, Olanda, Belgio, Ungheria, Croazia, Polonia, Germania, Ucraina, Grecia, Romania, Russia, Lettonia, Lituania, Gran Bretagna, Irlanda, Scozia, Hong Kong, Norvegia, Svezia, Serbia, Slovenia, Bosnia e Albania.

 



RUSSIA E ASIA. Tante anche quest’anno le novità, che riguarderanno in particolare corso Verdi. Da segnalare l’esordio del Borgo Russia e delle Repubbliche asiatiche, posizionato nel tratto tra i Giardini pubblici e via Oberdan. Di fronte al museo di Santa Chiara ci sarà un gradito ritorno, ovvero il Borgo Vegetariano. La parte restante di corso Verdi sarà popolata dal Borgo Pane pasta e pizza, che quest’anno sarà ancora più affollato con stand che proporranno dalle piadine alle tigelle, dalla pasta fatta in casa a fragranti pagnotte e focacce. In piazza Vittoria sarà ancora più massiccia la presenza del Borgo Nord Europa, che accoglierà gli stand provenienti dall’area britannica e quelli dell’area scandinava. Due i Borghi numericamente più grandi: Americhe in via Cadorna, comprendente peraltro anche la Spagna (date le affinità con i Paesi del Sud America) e Oriente, che tra il piazzale Donatori di sangue e la parte antistante di via Boccaccio porterà Cina, Giappone, Vietnam, Thailandia e non solo.

 


APERITIVO GORIZIANO. La mappa 2017 della festa sarà caratterizzata anche da qualche cambiamento rispetto al passato, in modo da valorizzare al massimo caratteristiche e peculiarità delle cucine dei singoli Paesi o lo spirito dei Borghi di appartenenza. L’Aperitivo goriziano si consolida con una presenza più numerosa in via Diaz, lasciando il controviale di via Petrarca al Borgo Friuli. «Grossomodo, però, la manifestazione si svolgerà nelle stesse vie e piazze del 2016. Perché? Espandersi ulteriormente – spiega l’assessore comunale Arianna Bellan – sarebbe diventato pericoloso in termini di ordine pubblico. L’obiettivo resta quello di ampliare ulteriormente il numero di visitatori. Gusti di frontiera è uno dei più positivi biglietti da visita della nostra città. Qualità, anche quest’anno dovrà essere la parola-chiave per scrollarsi di dosso l’etichetta di grande sagra».

VIA RASTELLO. Riconfermati ovviamente i pilastri storici di Gusti di frontiera, come Austria e Francia, rispettivamente in piazza Battisti e ai Giardini pubblici, oltre alla ricca offerta di leccornie delle regioni italiane in corso Italia. Via Rastello riserverà il fascino delle sue corti interne e di negozi e locali storici alla “Via dei Sapori”. Come da tradizione, nai negozi sfitti e inutilizzati prenderanno vita suggestive osterie e trattorie che proporranno i piatti della nostra tradizione e non.

L’Ersa verrà posizionata all’interno della suggestiva Casa Krajner e abbandonerà la location dello scorso anno nell’ambito del Salotto del Gusto.


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