Al raduno “Città di Gradisca” fuoristrada da nove Paesi
GRADISCA Il raduno fuoristradistico internazionale “Città di Gradisca” è ripartito e il bilancio del Gfi “Alpe Adria” è positivo. A dispetto della pioggia caduta tra venerdì e sabato mattina - che avrebbe potuto rovinare i piani degli organizzatori -, il livello dei corsi d’acqua è rimasto nei limiti di sicurezza e i guadi non hanno riservato sorprese ai 608 equipaggi iscritti. La manifestazione si è potuta svolgere senza intoppi e così, dopo la sospensione dello scorso anno, dovuta alle condizioni meteorologiche avverse, il raduno è ripartito.
«Siamo senz’altro soddisfatti. Di fatto abbiamo lavorato due anni per questa manifestazione e sarebbe stato un danno non farla perché sentiamo un di avere un dovere morale nei confronti dell’indotto: albergatori, ristoratori, cantine e tutto il resto», osserva Tiziano Godeas, presidente del Gruppo fuoristradistico isontino “Alpe Adria”.
Al via si sono presentati equipaggi provenienti da 9 paesi (Italia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Repubblica Ceca, Germania, Svizzera, Austria e Liechtenstein) per un totale di 1.296 persone. La maggior parte è naturalmente composta da italiani, ma la componente straniera costituisce una fetta importante del totale dal momento che raggiunge il 37% degli iscritti.
La giornata off-road di sabato lungo il tracciato che ha attraversato 28 comuni del Friuli Venezia Giulia è stata seguita ieri dalla seconda edizione del tour storico. In questo caso, a visitare i luoghi della Grande guerra è stata solo una minoranza (38 macchine), ma come evidenziato dallo stesso Godeas, sarebbe stato un problema se tutti gli equipaggi avessero deciso di visitare nello stesso momento il Sacrario di Redipuglia, il Monte San Michele e la Tenuta di Castelnuovo con la cantina di Castelvecchio. «In questo caso la maggior parte dei partecipanti era italiana, ma c’era anche qualche tedesco. È un attività che piace anche a noi perché ci permette di mostrare qualcosa di diverso dalla parte fuoristradistica», conclude il presidente del Gfi. –
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