Al posto dell’ex parcheggio del Molo IV a Trieste sorgerà una piazza pedonale
TRIESTE Percorsi ciclabili e pedonali ne disegneranno il perimetro esterno, immettendosi direttamente nel parco lineare e nel viale monumentale che accompagnerà fino alla riviera barcolana. Non ci saranno più stalli per automobili, ma aiuole mediterranee e zone verdi che orienteranno i sentieri all’interno della piazza, resa completamente pedonale e divisa in due aree distinte ma connesse dalla stazione “Trieste” della cabinovia metropolitana.
Addio al parcheggio
Le pale meccaniche delle ditte incaricate dal Comune hanno smantellato quello che rimaneva della pensilina di accesso al Molo IV, cancellando uno dei principali parcheggi del centro città e aprendo un asse prospettico in direzione dei cantieri che trasformeranno il futuro varco di ingresso al Porto Vecchio. Ma i cambiamenti in arrivo per quell’area sono solo all’inizio.
La prima fase
Nella distesa d’asfalto fino a pochi giorni fa occupata da file di centinaia di automobili si incontrano adesso ruspe e trivelle impegnate nei primi scavi, operazioni delicate in quanto richiedono di lavorare al di sotto del livello del mare. Terminata questa fase si procederà con la posa di tutti i sottoservizi da allacciare nella zona dell’ex parcheggio, cessato di esistere con la fine del contratto di gestione dei 305 stalli in area comunale – sui 485 disponibili fino a poche settimane fa – per consentire l’avanzamento dei lavori del terzo e quarto lotto.
I parcheggi per i crocieristi
Nelle disponibilità della Trieste Terminal Passeggeri restano adesso 180 posti lato mare in area demaniale, riservati ai croceresti. Il passaggio per accedervi non è più dal Miela, quindi piazza Duca degli Abruzzi – slargo che a sua volta sarà interessato dai cantieri del Pnrr – ma dalla bretellina parallela a corso Cavour, recentemente riaperta al traffico. Poi anche questa dovrà essere momentaneamente richiusa per consentire l’allaccio dei sottoservizi, senza considerare che una volta inaugurato il viale monumentale sarà necessario rivedere tutta la mobilità in quella zona.
A quel punto andrà quindi individuato un nuovo varco di accesso agli stalli della Ttp – almeno fino a quando durerà il rapporto di gestione per la parte demaniale – e alla scuola Guido Corsi, per la quale in ogni caso si prevede un «ritorno in sede per l’anno prossimo», fanno sapere dal Comune. E, comunque, prima del termine fissato per la consegna dei cantieri in Porto Vecchio.
Una piazza pedonale
Entro il 2026 infatti la porzione del Molo IV precedentemente destinata a parcheggio diventerà una piazza completamente pedonale, primo punto di accesso all’antico scalo per chi vorrà percorrerlo a piedi o in sella alla bicicletta.
Entrando, idealmente, dalle Rive, si verrà accolti da una pavimentazione mineraria, che progressivamente tenderà a vegetarsi creando una sorta di “filtro di ingresso” al futuro bosco urbano del Porto Vivo. In tutta la piazza saranno realizzate piccole “istallazioni vegetali”, con cespugli isolati e aiuole artificiali che nella parte più a Est saranno realizzate in vasche sopraelevate, di modo da evitare l’interferenza con gli scavi archeologici della zona. Tutta la piazza del Molo IV sarà percorribile liberamente, e lambita da percorsi ciclopedonali che si raccorderanno con il viale monumentale, lasciando uno spazio più ampio in corrispondenza dell’accesso alla cabinovia.
La stazione “Trieste”, secondo i progetti del Comune, dividerà la piazza in due parti distinte ma comunicanti. Sarà realizzata con facciate in vetro e metallo, “essenziali” e “leggere” in accordo con la Soprintendenza, e una copertura in gradoni calpestabile che idealmente permetterà di camminare sopra la tettoia panoramica. La struttura sorgerà nella parte del Molo IV più vicina a corso Cavour: da lì l’ovetto si alzerà in cielo, volando lungo il parco lineare del Porto Vecchio.
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