Al porticciolo Sauro apre la Frasca del mar

Un secolo di vita nella comunità dedicata al commercio di prodotti ittici da Monfalcone a Trieste e a Grado. Si presenta così “Cooperativa fra pescatori di Monfalcone” oggi nella versione 3.0, alla sua terza innovazione allargando la maglia di attività nel campo della ristorazione. Nasce infatti “La frasca del mar” che segue la vendita del pesce fresco al banco e all’ingrosso in tutti i giorni delle settimane (domenica inclusa) e per tutto l’anno, con ogni tempo atmosferico e in tutte le stagioni. Sarà aperta per tutta l’estate e si mangerà pesce alla griglia e fritto con polenta. Questo significa nuovi posti di lavoro e possibilità di mangiare pesce in riva al mare a prezzo contenuto. La novità è stata annunciata ieri da Michele Doz, 50 anni, triestino di origini istriane, presidente del Consorzio ittico del Golfo di Trieste della Cooperativa monfalconese papà pescatore, con la sfrenata passione per il mare ha realizzato una filiera ittica corta del pesce gestita dai propri pescatori adeguandosi nel tempo nuove condizioni morfologiche del golfo e alle abitudini dei consumatori ed estendendo la vendita nei locali di tutta la Regione.
L’inaugurazione della “La frasca del mar” è fissata per oggi alle 12 con una grande festa sul porticciolo Nazario Sauro, proprio davanti la pescheria. Orario 11-14. 30/15 per l’ora dei pranzi e della cena dalle 18. 30 in poi. Perché questo nome? «È come una specie di azienda agricola che fa i prodotti della terra e li vende al pubblico – spiega Doz – ma nella versione dei prodotti del mare. Abbiamo finalmente avuto tutte le autorizzazioni, anche quella temporanea da parte del demanio regionale del suolo, dell’azienda sanitaria con la separazione della parte laboratorio e dalla parte cucina. Siamo pronti per debuttare con questa nuova sfida che sarà certamente gradita a tanti». La Cooperativa ha comunicato che funzionerà a prezzi low cost si potranno gustare piatti semplici di griglia e frittura. Il menù che si potrà gustare, va dai “sardoni barcolani” del golfo, a tutto quello che riguarda il fritto con prodotti nostrani, quindi dal gambero rosa di Istria, piuttosto che Marano o Caorle, pesciolini piccoli, “girai”, le cozze del golfo in “pepata” o a “scotadeo”. «Purtroppo – afferma Doz – i calamari sono l’unica cosa che non sono nostri. Quelli nostrani costano una follia e non possiamo mettere un piatto con un prezzo esagerato. Punteremo su branzini, orate quelli che prendiamo al Villaggio del Pescatore, polenta, sarde in savor, quindi frittolino casalingo. Non vogliamo metterci in competizione con i ristoranti – continua Doz – comunque partiamo da 4. 90 euro, tranne alcuni prodotti, come i calamari, comunque un prezzo promozionale per le tasche. Si lavorerà soprattutto con i prodotti di stagione specie nelle pescate di scombri, orate, sardoni nostrani come piatto del giorno. La nostra iniziativa è per la nostra gente, quella che può essere anche in difficoltà con le “tasche» Per l’inaugurazione è previsto un piatto fisso con bibita a 5 euro. Per quanto riguarda i posti a sedere, ci sono 15 set di tavoli da birreria da 6/8 posti quindi un’ottantina, poi chi ha consumato non resta seduto. Dalla cucina viene proposto il vassoio per asporto, nessun servizio al tavolo altrimenti diventa ristorante. Tutto il materiale utilizzato è a perdere, plastica biologica, bicchieri, posate e piatti che possono essere smaltiti e sono biodegradabili. Il 19 giugno la nostra Cooperativa compie 100 anni – afferma Michele Doz – e questa è la terza mutazione che portiamo nel nostro progetto di lavoro. Un bel regalo di anniversario. Siamo a casa nostra stiamo puntando soprattutto sul nostro territorio. Quindi oltre il fresco, per il fritto i sardoni “a miglio zero”, vengono puliti dall’altra parte della pescheria e serviti. L’eccellenza del prodotto è stata sempre la nostra cura».
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