Al bar solo da seduti dalle 11, evitare i mezzi pubblici. Il Fvg da lunedì in zona gialla rafforzata, Fedriga firma la nuova ordinanza. Ecco cosa prevede

Bar aperti in una Trieste "gialla"
Bar aperti in una Trieste "gialla"

TRIESTE Il Friuli Venezia Giulia torna ufficialmente in zona gialla rafforzata, con l'ordinanza che il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha firmato nel pomeriggio di oggi, domenica 31 gennaio, e che entrerà in vigore domani, lunedì primo febbraio.

La nuova ordinanza, che è la numero 3 del 2021, introduce nel territorio regionale alcune misure precauzionali che vanno ad aggiungersi a quelle nazionali stabilite per la fascia gialla.

Ulteriori restrizioni che la Regione Fvg introduce nel suo territorio di competenza per evitare, come Fedriga ha più volte ribadito, che «il passaggio in fascia gialla venga interpretato come un "liberi tutti”». «La pressione sugli ospedali è ancora forte» ha argomentato il governatore, ed è «necessario riprendere il controllo soprattutto nell'area medica».

Nelle sue premesse il provvedimento ravvisa, infatti, che i dati epidemiologici indicano «una situazione ancora seria che richiede di ridurre al minimo le possibilità di assembramento».

Il nuovo provvedimento, che resterà in vigore fino al prossimo 5 marzo, ripropone una serie di limitazioni già previste nell'ordinanza dello scorso 5 dicembre.

Vediamo nel dettaglio cosa prevede.

Mascherina obbligatoria

Sono confermati tutti gli obblighi già previsti relativi all'uso della mascherina a copertura di naso e bocca. A tale proposito, va ricordato che, nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina per la regolare consumazione di cibo o bevande o tabacchi, dovrà in ogni caso essere assicurata una distanza minima di un metro e che è obbligatorio l'utilizzo della mascherina sui mezzi privati se presenti a bordo persone tra loro non conviventi.

Bar e ristorazione

Divieto di consumazione al banco nei locali dopo le ore 11. Dalle 11 fino a chiusura, nelle attività di somministrazione di alimenti e bevande è obbligatoria la consumazione solo seduti, sia all’interno che all’esterno. I posti a sedere devono essere regolarmente collocati di modo venga mantenuta la distanza minima interpersonale di un metro.

La consumazione di alimenti e bevande per asporto è vietata nelle vicinanze dell’esercizio di vendita e, comunque, in luoghi dove siano possibili assembramenti.

I servizi di ristorazione devono esporre all'ingresso un cartello indicando il numero massimo di persone ammesse nel locale.

È sempre consentita e fortemente raccomandata la vendita con consegna di alimenti e
bevande a domicilio.

Consegne a domicilio, trasporto pubblico e attività motoria: le raccomandazioni

L'ordinanza siglata ribadisce alcune forti raccomandazioni:

  • a vendere appunto alimenti e bevande con consegna a domicilio;
  • a non usare mezzi di trasporto pubblico salvo che per necessità non espletabili con altri mezzi;
  • a svolgere attività sportiva, attività motoria e passeggiate all'aperto in aree solitamente non affollate e comunque rimanendo l'obbligo del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.

Negozi di generi alimentari

A differenza di quanto previsto nella precedente ordinanza, la Regione non ha inserito il limite d’ingresso nei negozi di generi alimentari a una persona per nucleo familiare.

Per effetto delle linee guida nazionali, negli esercizi commerciali al dettaglio permane comunque il limite di una persona ogni 20 metri quadri (nei negozi sotto i 40 metri quadri una persona per volta).

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