Agguato ultras a una squadra di calcetto

In dodici bloccano il furgone che trasporta i ragazzini di Arbe e li picchiano: «Forse ci hanno scambiato per fan dell’Hajduk»
Gli ultras dell'Armada mentre assistono a una partita di calcio
Gli ultras dell'Armada mentre assistono a una partita di calcio

FIUME. L’azione è stata fulminea e altrettanto brutale. Hanno bloccato con due auto il furgone che transitava lungo la Tangenziale di Fiume, proprio all’imboccatura del tunnel di Tersatto: una dozzina di balordi, tutti incappucciati, sono scesi dalle vetture e in men che non si dica si sono scagliati contro il veicolo (targhe fiumane) che aveva a bordo un gruppo di ragazzi di 17 e 18 anni, componenti della squadra di calcetto di Arbe città e che stavano recandosi ad Albona, dove sabato pomeriggio dovevano affrontare l’omonima squadra istriana, ai fini del campionato di Seconda lega occidentale.

I teppisti non hanno perso tempo, rompendo alcuni vetri dell’abitacolo e cominciando a picchiare di brutto i giovani e scioccati isolani. Alcuni energumeni hanno anche gettato nel furgone un paio di razzi bengala accesi, nel chiaro intento di dare fuoco al mezzo. Il pestaggio è durato poco, alcuni minuti, ma tanto è bastato per far finire all’ospedale due arbesani, ricoverati per lesioni fortunatamente non gravi. Pugni, calci, graffi e “ricordini” vari per gli altri calciatori, che però non hanno reso necessario il ricovero in ospedale. La polizia e una squadra di vigili del fuoco sono giunti sul luogo dell’agguato in un paio di minuti: gli agenti hanno constatato che gli aggressori erano fuggiti (le ricerche sono in corso), mentre i pompieri sono riusciti a impedire che le fiamme distruggessero il mezzo.

Secondo i malcapitati isolani, gli autori dell’atto teppistico sarebbero appartenenti all’Armada, il gruppo di sostenitori ultrà della società calcistica fiumana Rijeka. Uno degli aggrediti ha raccontato ai poliziotti di avere visto un gagliardetto dell’Armada all’interno di una delle due macchine che aveva bloccato il furgone. «Probabilmente ci hanno scambiati per sostenitori dell’Hajduk Spalato, precisamente per ultrà della Torcida – ha detto uno dei giocatori – è cosa arcinota che tra queste due tifoserie non corra buon sangue, ma noi con la Torcida non abbiamo nulla a che spartire. Forse credevano che andassimo a Parenzo, dov’era in programma l’amichevole calcistica tra i locali della Jadran e l’Hajduk».

L’allenatore della squadra, Josip Puljar Mati„, stava viaggiando su un’auto che procedeva con qualche minuto di ritardo. «Poco prima della galleria di Tersatto – ha dichiarato a polizia e giornalisti – ho notato del fumo e pensavo si trattasse di un incidente. Ho visto le fiamme all’interno del furgone e i miei ragazzi che, spaventati e pieni di lividi, stavano ai bordi della strada. In 40 anni d’esperienze nel mondo del calcio, non ho mai visto una cosa del genere, una violenza ingiustificabile. Spero che la polizia riesca ad arrestare questi hooligan».

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