«Aggredito e preso a pugni. Erano sette profughi»

L'episodio riferito da un 33enne triestino: è accaduto nella notte tra giovedì e venerdì nel giardino di piazza Libertà. Indagini della polizia
Una veduta di piazza Libertà in una foto d'archivio
Una veduta di piazza Libertà in una foto d'archivio

TRIESTE Aggredito e picchiato a due passi dalla Stazione ferroviaria da un gruppo di ragazzi extracomunitari. L'episodio, riferito dal protagonista, sarebbe avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì nel giardino di piazza Libertà. Protagonista dell’incredibile vicenda un giovane triestino, Manuel Pozzecco, 33 anni, ricoverato al Pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara in codice giallo. Per lui una diagnosi che parla di «trauma cranico e contusione della parete toracica» e una prognosi di una settimana.

«È accaduto tutto in pochi minuti - racconta Manuel -. Era quasi mezzanotte, ero seduto su una panchina e stavo aspettando una persona. A un certo punto un ragazzo straniero mi si è avvicinato e ha iniziato a provocarmi. Io gli ho detto di allontanarsi e di lasciarmi stare. Lui si è diretto verso un gruppo di suoi amici. Hanno iniziato a deridermi e poi improvvisamente hanno cominciato a picchiarmi. Erano in 7, credo si trattasse di profughi che alloggiano al Silos, e mi sono piombati addosso sferrandomi una serie di pugni al volto e al corpo. Ho cercato di proteggermi e di difendermi come potevo. Fortunatamente sono riuscito a divincolarmi ed a scappare di corsa verso via Udine chiedendo aiuto».

Alla Stazione centrale di Trieste arrivano 81 telecamere
Una delle telecamere puntate sulla zona della Stazione centrale che porta ai binari (Foto Lasorte)

A dare l’allarme è stato un ragazzo che si trovava a transitare da quelle parti. L’ambulanza del 118 è giunta sul posto dopo pochi minuti insieme a due pattuglie della polizia che stanno effettuando con particolare cura, data la delicatezza della denuncia, gli accertamenti del caso.

«Sono ancora molto scosso per quello che è accaduto tanto che faccio fatica a dormire - spiega Manuel, che ha lavorato come idraulico e magazziniere, ma che attualmente è disoccupato, oltre che invalido al 15 per cento a causa di un brutto incidente in motorino -. Sono una persona tranquilla che non va in cerca di guai. Il problema è che questa città non è più sicura come un tempo ed ormai si ha paura ad uscire soprattutto la sera. Non è una questione di razzismo, ma è indiscutibile che con gli ultimi arrivi dei richiedenti asilo in città le cose sul fronte della sicurezza sono peggiorate».

Poi un appello alle istituzioni: «Ho ricevuto tantissime attestazioni di solidarietà da parte di amici, conoscenti e semplici cittadini e questo non può che farmi piacere - conclude Manuel -. All’amministrazione, sindaco in testa, chiedo semplicemente di adoperarsi per aumentare la soglia di sicurezza in questa città. D’accordo l’accoglienza agli stranieri, ma è ora che si faccia qualcosa anche per i triestini».

Sulla vicenda interviene anche il pugile Fabio Tuiach, amico di vecchia data di Manuel Pozzecco, che annuncia per questa mattina un presidio in piazza Libertà: «Un modo per lanciare un segnale di legalità in questa città, come peraltro abbiamo già fatto la scorsa estate ai Topolini - precisa Tuiach -. Sono preoccupato per quello che sta succedendo da un po’ di tempo a questa parte a Trieste e sono stufo che ci siano delle persone che vengono a fare i prepotenti a casa nostra».

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