Aggredito di spalle e picchiato sotto casa a Monfalcone
MONFALCONE È rimasto vittima di un’inquietante aggressione sotto casa. L’uomo, S.S., 56 anni, ha presentato denuncia contro ignoti, assistito dal suo legale, l’avvocato Massimo Bruno. L’evento è avvenuto nella zona del quartiere di Aris. È stato colto alle spalle, mentre stava raggiungendo l’ingresso della sua abitazione. Non ha avuto la possibilità, né il tempo, di sfuggire al pestaggio, come pure di tentare di reagire alla gragnuola di botte. A raccontarlo è la stessa vittima, le indagini sono condotte dalla Polizia del Commissariato. Un’aggressione consumatasi, con la complicità del buio, nel giro di pochi minuti.
«Stavo rientrando a casa, erano circa le 18.30 – ha spiegato il 56enne –. Avevo parcheggiato l’auto all’interno dell’area privata pertinente il condominio, quindi mi sono diretto verso il portone d’ingresso, situato ad una distanza di una decina di metri. Mentre stavo camminando, ho sentito un forte colpo alla nuca e sono finito a terra. Non so dire con che cosa sono stato colpito, tutto è avvenuto rapidamente, così, preso alle spalle senza aver avuto alcun sentore». In quella circostanza, a pochi passi da casa, l’oscurità ormai completa, il silenzio era pressoché assoluto, intorno non c’era nessuno. «Ero solo e me ne stavo semplicemente tornando a casa – ha proseguito l’uomo –. È difficile riuscire a ricordare i particolari di quanto mi è successo, sono comunque certo che non poteva trattarsi di una sola persona. Fatto sta che dopo il colpo alla nuca, sono finito a terra stordito. Poi mi sono ripreso, ma nel frattempo, ancora disteso e confuso, sono stato colpito da una serie di calci e pugni, soprattutto alla testa, qualche calcio alle costole, e intanto mi sentivo tirare per i capelli. Dovevano sicuramente essere almeno in due per picchiarmi in quel modo - ha argomentato -. In quelle condizioni non sono riuscito a vederli, non sono in grado infatti di fornire alcun particolare».
L’uomo ha iniziato a urlare. Le grida hanno richiamato l’attenzione di alcuni ragazzi che si trovavano all’interno di un garage vicino. È stato dato l’allarme. I ragazzi hanno aperto il garage, con gli aggressori a darsi alla fuga. «Quando sono riuscito ad alzarmi, decisamente dolorante, ho cercato ancora di chiedere aiuto - ha continuato -. Qualcuno ha richiesto l’intervento dell’ambulanza, sono giunte anche le forze dell’ordine, la polizia e i carabinieri». Tutto dunque nello spazio di pochi minuti, poi il rapido allontanamento. Trasferito all’ospedale il 56enne è stato preso in carico dai sanitari. A fronte delle ferite e dei traumi riportati, la prognosi è stata di una ventina di giorni. L’uomo ha pertanto formalizzato la denuncia al Commissariato, le indagini sono in corso.
A cercare di capire le ragioni di una simile aggressione, il 56enne si è limitato a osservare: «Pochi giorni prima di quanto mi è accaduto avevo presentato una denuncia per stalking, tuttavia non posso assolutamente mettere in relazione i due aspetti. Mi sono affidato al mio legale, ho fiducia nelle indagini che il Commissariato sta portando avanti. Purtroppo – ha concluso – non sono in grado di descrivere chi mi ha aggredito e quale sia il motivo». L’avvocato Bruno non ha inteso rilasciare dichiarazioni.—
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