Agenzia Onu nomina l’Ictp istituto d’eccellenza
TRIESTE Per l’Ictp di Trieste arriva un importante riconoscimento. L’agenzia delle Nazioni Unite specializzata in Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Itu - International Telecommunication Unit) l’ha infatti nominato Istituto d’eccellenza internazionale per i Big Data, l'Internet delle cose (IoT) e la Statistica. Grazie a questa nuova partnership il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” potrà rafforzare e rendere più visibile la sua offerta formativa in questi ambiti, con l’organizzazione di seminari e workshop sulle possibili applicazioni dell’Internet delle cose e dei Big Data. Questi campi oggi sono di forte interesse non solo nei paesi industrializzati ma anche nei paesi in via di sviluppo, perché possono fornire preziose applicazioni per affrontare gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
L’Ictp e l’Itu condividono una lunga storia di collaborazione su progetti educativi e d’insegnamento rivolti ai paesi in via di sviluppo. Attraverso la propria unità specializzata in Telecomunicazioni (T/Ict4d) il centro triestino ha già organizzato numerose attività formative, soprattutto sull'utilizzo di tecnologie wireless d'avanguardia per favorire lo sviluppo di reti accademiche in diversi paesi emergenti sparsi nel mondo, allo scopo di combattere il cosiddetto “digital divide” e favorire la ricerca scientifica e lo scambio d’informazioni tra scienziati. Tra i cinque centri di eccellenza Itu nel mondo l'istituto triestino, scelto come rappresentante europeo, manterrà una forte attenzione ai bisogni dei partecipanti provenienti dai paesi in via di sviluppo. «Il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” e l’agenzia Itu condividono la stessa visione: fornire le capacità di costruzione di una tecnologia all’avanguardia, che sia rilevante per i paesi in via di sviluppo», dice Marco Zennaro, ricercatore dell'unità specializzata in Telecomunicazioni e Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione dell’Ictp. «Mentre la nostra società oggi produce una grandissima quantità di dati, nei paesi in via di sviluppo ciò ancora non avviene - spiega Zennaro -. Mettere a disposizione di questi paesi una tecnologia così economica e facile da installare consentirà loro di ottenere importanti moli di dati utili per analizzare l’ambiente circostante, come sensori per la qualità dell’acqua e dell’aria da utilizzare per le misurazioni a terra e in mare. Con un beneficio per la società, per l’economia, e per la scienza». —
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