Agenzia delle entrate chiede 220mila euro alla Bavisela. Carini: "Stop alle attività"

Avviso di accertamento relativo al 2007 quando ai vertici c'erano Enrico Benedetti e Franco Bandelli. L'attuale presidente: "Convocheremo l'assemblea dei soci"
Bavisela 2016: la partenza da Duino della Halfmarathon
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TRIESTE La Bavisela ha ricevuto dall’Agenzia delle entrate di Trieste un avviso di accertamento relativo all’anno 2007, quando l’associazione era presieduta da Enrico Benedetti, riguardante - nello specifico - controlli inerenti l'imposta sul reddito delle società, l'imposta regionale sulle attività produttive e l'imposta sul valore aggiunto.

Contestualmente, come riporta l’atto, sono state irrogate sanzioni pari a 105.265,58 euro, oltre a imposte, interessi e spese di notifica per un importo complessivo di 219.429,53 euro.

Il tutto, secondo quanto riporta la nota della Bavisela, "causato da azioni imputate agli amministratori dell’epoca, Enrico Benedetti e Franco Bandelli, citati come co-obbligati in solido e rispettivamente identificati quale presidente e rappresentante legale pro tempore e rappresentante legale, negoziale o di fatto della Bavisela nell’anno di imposta 2007".

“Convocheremo quanto prima l’assemblea dei soci – annuncia Fabio Carini, presidente dell'associazione dal dicembre 2011 – per valutare la situazione e assumere le conseguenti decisioni. Di certo, come troppo spesso accade in Italia, è palese come le colpe dei padri fondatori ricadano sui figli incolpevoli che, cinque anni or sono, si sono assunti l’onere e l’impegno di rilanciare un evento moribondo fino a trasformarlo in grande evento internazionale con ricadute economiche sul territorio valutabili in 7-9 milioni di euro”.

“Nel frattempo – aggiunge Carini – ho provveduto ad aggiornare le istituzioni, in particolare Comune e Regione, in merito a una situazione rispetto alla quale erano già stati posti a conoscenza dopo la conclusione delle indagini da parte della Guardia di finanza. A questo proposito, sono certo che tutti faranno la loro parte nell’interesse di Trieste e del Friuli Venezia Giulia”.

“Contestualmente – conclude l’attuale presidente – condividerò con il consiglio direttivo e il revisore dei conti l’opportunità di un immediato stop precauzionale di tutte le attività calendarizzate da Bavisela. Game over, almeno per ora”.

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